7 Aprile 2018

I giudici di pace scioperano per un mese: “La riforma del ministro Orlando segnerà il tracollo definitivo della giustizia”


A partire da lunedì prossimo 9 aprile i giudici di pace sono in sciopero per 4 settimane consecutive per contestare la riforma della magistratura onoraria voluta dal ministro Orlando. E intanto si preparano a impugnare i bandi di concorso per le nomine di nuovi magistrati di pace ed onorari, che “non riconoscono i titoli pregressi di esercizio di funzioni giudiziarie onorarie in violazione della legge delega”. Sarà impugnato anche il decreto ministeriale sulle dotazioni organiche, “che raddoppia il numero dei giudici di pace per destinare il 40% di loro nell’ufficio del processo in Tribunale ove i magistrati sono degradati a meri stagisti”. “Il ministro Orlando, malgrado la batosta elettorale delle forze politiche che sostenevano il Governo ancora in carica, sta portando avanti una riforma che segnerà il tracollo definitivo della giustizia in Italia” accusa l’Unione nazionale dei giudici di pace.

I giudici di pace ed i magistrati onorari “già oggi – ricorda l’organizzazione – trattano il 60% dei pro-cessi civili e penali di primo grado; a fronte di un aumento futuro dei carichi di lavoro sino all’80% del contenzioso, l’attuale rapporto di lavoro a tempo pieno dei giudici di pace e dei magistrati onorari di tribunali e procure viene trasformato in un dopo lavoro con un impegno di non più di 2 giorni a settimana; ci determinerà un crollo della produttività ed efficienza di tutti gli uffici giudiziari, i cui disservizi già oggi costano al Paese una perdita annua di circa il 2% del Pil, oltre ai risarcimenti per la legge Pinto”. L’auspicio è che possa “a breve arrivare un nuovo Governo ed un nuovo Ministro della Giustizia che ponga rimedio, con la massima urgenza, agli enormi danni che Andrea Orlando continua pervicace-mente ad arrecare all’intero sistema giudiziario”.

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