11 Maggio 2018

Daspo urbano in 52 zone: allontanamento per 48 ore e sanzioni per chi commette comportamenti illeciti e soggetti molesti VIDEO


Il Daspo entra a far parte del Regolamento di Polizia Urbana. Ieri pomeriggio il consiglio comunale ha approvato il testo aggiornato del regolamento alla luce di quanto previsto dal decreto Minniti. La modifica al testo, illustrata dal vicesindaco Simone Faggi, è stata approvata con 19 voti favorevoli (Pd e Prato con Cenni) e 7 astenuti (Consiglieri Indipendenti Berselli e Garnier, Leu, Forza Italia, Prato Libera e Sicura e M5S). Un provvedimento che rende “strutturale” ed estende ad altre zone della città l’ordinanza del prefetto Rosalba Scialla che dal 23 aprile scorso, per sei mesi, dispone l’allontanamento da determinate aree di Prato di soggetti già denunciati per spaccio, violenza e danneggiamento di beni pubblici. Le zone dichiarate “off limits” ai pregiudicati salgono adesso a 52: si va dall’area della Stazione del Serraglio a piazza Duomo, dalle piste ciclabili Coppi e Bartali ai Giardini della Passerella fino al parco dell’ex Ippodromo, a cui si aggiungono altre zone considerate a rischio, anche periferiche, compresi giardini e parchi, e luoghi sensibili come le aree attorno alle scuole. Nell’elenco delle 52 aree soggette a Daspo urbano vi sono anche via Pomeria, viale Vittorio Veneto, viale Montegrappa, via Bologna, giardini di via Marx e molte aree verdi, le Cascine di Tavola e la Tangenziale. Zone che saranno interdette a soggetti già denunciati per spaccio, violenza e danneggiamento di beni pubblici, ma anche coloro che assumono atteggiamenti molesti o che disturbano la quiete pubblica, parcheggiatori e venditori abusivi; e ancora bivacco e accattonaggio, abbandono di rifiuti e molto altro. Per i trasgressori è previsto l’allontanamento per 48 ore e una sanzione che va, a seconda a seconda della gravità dei fatti, da 25 a 500 euro.

Le dichiarazioni del sindaco Matteo Biffoni

Dall’opposizione il Movimento 5 Stelle bolla l’iniziativa come “pura propaganda perché gli agenti della Municipale non bastano già adesso a presidiare e controllare il territorio”. “In nome del decoro e della sicurezza si rischia di trattare in maniera identica chi delinque rispetto a chi vive ai margini” aggiungono i pentastellati. Critiche anche da sinistra con “Potere al popolo” che definisce il provvedimento “discriminatorio” e “inutile”.