La Camerata è il miglior complesso strumentale d’Italia: l’istituzione pratese ha infatti ottenuto dal Ministero dei Beni culturali il massimo punteggio di valutazione risultando così prima nell’ambito dei Complessi strumentali per il prossimo triennio 2018-2020.
Il riconoscimento nazionale certifica la qualità del progetto proposto dall’Orchestra, fondato sui principi dell’inclusione, della partecipazione attiva e sulla progettazione artistica che parte sempre da contenuti sociali e ideali e non soltanto dall’antologia di pagine musicali.
“Questo risultato è stato conseguito grazie alla fede dei soci della Camerata strumentale, Comune di Prato e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, che ne hanno sempre sostenuto il percorso anche in momenti di difficoltà economica. Crediamo che questo importante successo continuerà e rafforzerà il sostegno dei soci in futuro nell’interesse della città”, si legge in una nota della Camerata.
Nello specifico, i temi che hanno portato a questa valutazione del MIBACT, sono stati il grande lavoro di costruzione del pubblico, che parte dalla tenera età e arriva sino alle case di riposo, e il grande investimento che la città ha fatto sulla musica in quanto motore di aggregazione.
Motivo di grande interesse per la Commissione valutatrice è stato poi il modello integrativo rappresentato dal Palazzo della musica.