28 Luglio 2018

I sindaci danno l’ok al ritorno di Publiacqua in mani pubbliche. Ma il Forum Toscano dei Movimenti non ci sta: “False promesse”


Trasformare Publiacqua in una società interamente in mani pubbliche, superando così l’attuale modello misto pubblico-privato e passare a una realtà in house. E’ l’indirizzo dato all’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana (Ait) da parte dei sindaci della conferenza territoriale 3, ovvero dell’area metropolitana di Prato, Firenze e Pistoia.
La decisione, che darebbe anche attuazione alla volontà popolare del referendum del 2011 sull’acqua pubblica, nasce da lontano, ma ha preso corpo nelle ultime settimane dopo la presa di posizione del sindaco di Firenze Dario Nardella e del presidente della Regione Enrico Rossi.
I sindaci hanno dunque avviato un percorso inverso alla tendenza alla privatizzazione in atto dagli anni Novanta, che ha portato alla nascita di Publiacqua, il cui 60% è di proprietà dei Comuni (Firenze ha il 22%; Consiag, all’interno della quale Prato pesa per il 36%, detiene il 25% delle quote), e il restante 40% è in mano a pubblici e privati (Acea e Suez).
Quanto deciso in Conferenza territoriale Firenze Prato Pistoia da tutti i sindaci dell’area più popolosa della Toscana (compreso il primo cittadino di Pistoia Alessandro Tomasi, di centrodestra) verrà ora sottoposto all’assemblea regionale dell’Autorità idrica toscana, competente in materia.

“Oggi è una giornata epocale – ha affermato l’assessore al bilancio del Comune di Firenze Lorenzo Perra. -. Tutti i sindaci di quest’area hanno scelto di andare verso la gestione in house del servizio idrico. Questo significa che al termine della concessione di Publiacqua (il 31 dicembre 2021, ndr) l’azienda che gestirà acquedotti, fognature e depurazione sarà interamente toscana”.
Ciò consentirebbe ai Comuni interessati di fruire direttamente e interamente degli utili derivanti dalle bollette.
“L’obiettivo – ha affermato Perra – è quello di mantenere le tariffe invariate per i prossimi 15 anni garantendo un elevato livello di investimenti per il rifacimento e la manutenzione della rete. L’acqua pubblica toscana inizia adesso, con l’approvazione della delibera di indirizzo, la formalizzazione del percorso e iniziamo a verificare la sostenibilità economica del progetto”.

 

Il Forum Toscano dei Movimenti per l’acqua: “False promesse e rincari di tariffe solo rimandati”
Se il gruppo Pd in consiglio comunale a Prato e le amministrazioni di Poggio a Caiano e Carmignano rivendicano la scelta del ritorno alla gestione pubblica, il Forum Toscano dei Movimenti per l’acqua parla di “specchietto per le allodole” in vista delle prossime scadenze elettorali.
“Con la consueta regia di Firenze ad opera dell’Assessore Perra, nell’assemblea della conferenza ATO 3 del 26 luglio scorso si è cercato, tramite proposte ad hoc e incredibili manovre di numeri, di dare un’immagine più attraente ai cittadini che il prossimo anno voteranno per il rinnovo delle amministrazioni Regionale e di diversi comuni, compreso quello di Firenze” scrive il Forum.
“Infatti le proposte che verranno sottoposte all’Autorità Idrica Toscana prevedono che non ci siano aumenti in bolletta per gli anni 2018-2019. Inoltre si è deciso finalmente di applicare il calcolo tariffario pro-capite, considerando la composizione del nucleo familiare, ed eliminando così l’ingiusta discriminazione per le famiglie numerose.
Il finale a grande effetto però è stata la scelta unanime di andare verso una gestione pubblica “in house” del servizio idrico, dopo che per anni la stessa Assemblea e la Regione l’avevano ritenuta pura utopia, dichiarandone l’insostenibilità economica e strutturale da parte dei Comuni”.

Secondo il Forum “la “storica” correzione di linea, che ha la pretesa di cavalcare le proposte dei Movimenti per l’Acqua e prima ancora di dare risposta alla volontà popolare espressa con i referendum del 2011, ha punti molto oscuri”.

“Intanto si comincia a prospettare una deroga di almeno 2 anni alla scadenza del 2021 prevista per la concessione al gestore Publiacqua, onde riuscire a spalmare in tempi più lunghi il notevole esborso da liquidare ai soci privati dell’azienda idrica. Ragione per cui non si ripubblicizza il servizio nel 2021, ma chissà quando.
Non solo, passate le elezioni regionali e comunali, si prefigura un aumento dell’8% sulle fatture, nei successivi anni 2020-2021. In altri termini, tariffe bloccate solo in funzione elettorale”.

Nella sua nota, il Forum dei Movimenti per l’acqua, aggiunge una considerazione: “le aziende “in house”, sono comunque SPA, la cui gestione è disciplinata dal diritto privato. Aziende votate sempre e solo al profitto. E il profitto per Publiacqua si annuncia davvero cospicuo, tenendo conto che la società è destinata a diventare unico gestore della Toscana ed assumere così il monopolio dell’intera regione.
Il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua sa di trovarsi di fronte a false promesse da parte di chi nulla ha fatto sinora per controllare ed evitare che il gestore riducesse a livelli infimi la qualità dell’acqua e del servizio, facendo però lievitare le tariffe. Ancora una volta si cerca di non affrontare i problemi veri, bensì unicamente di assicurare e consolidare il potere dei soliti noti, escludendo qualsiasi tipo di partecipazione democratica alla gestione dell’acqua, da parte dei cittadini e dei lavoratori del settore”.

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