31 Agosto 2018

Prato diventa ‘Autism Friendly’ con un progetto per favorire l’accoglienza delle persone con autismo


Prato si conferma una città sempre più accogliente e accessibile: una serie di soggetti pubblici e privati, con capofila il Comune di Prato, hanno infatti deciso di unire le forze e dare vita al progetto Autism Friendly. Obiettivo del piano è realizzare una rete di strutture, negozi e luoghi pubblici in grado di mettere in atto forme di accoglienza volte a facilitare la vita quotidiana e a favorire la fruizione di attività e servizi da parte dei soggetti con autismo, così da promuoverne l’autonomia e l’inserimento nel contesto sociale.

Qualche numero: nella Ausl Toscana Centro sono più di mille i minorenni con disturbi autistici in carico ai Servizi e nella popolazione generale una persona su cento presenta questo tipo di problema. “L’Azienda ha un impegno speciale nei confronti dei disturbi autistici e oggi è una grande soddisfazione vedere l’adesione straordinaria della città di Prato a Autism Friendly – ha dichiarato Marco Armellini, direttore Area Salute Mentale infanzia e adolescenza -. E’ importante infatti lavorare e creare le condizioni necessarie per permettere alle persone in difficoltà di sfruttare al meglio le loro doti e non essere ostacolati”.

E il progetto Autism Friendly, al quale collaborano il Centro Regionale per l’accessibilità della Regione Toscana, il Dipartimento di Salute mentale della Ausl Toscana Centro, l’Opera S. Rita Fondazione Onlus, Associazione Orizzonte Autismo onlus e Confesercenti Prato, va proprio in questa direzione, ossia far incontrare gli attori chiave del territorio, farli dialogare e diffondere una cultura in merito a questa tematica sempre più diffusa.

Il progetto Autism Friendly si articola in quattro fasi: la creazione di una rete di esercizi commerciali e luoghi privati o pubblici dove si adotteranno misure volte a favorire la fruizione e l’accoglienza delle persone con Disturbo Autistico; la realizzazione di un percorso formativo rivolto al personale degli esercizi aderenti; la creazione di un kit da consegnare a tutte le attività che prendono parte al progetto e infine l’ideazione di una mappa speciale della città di Prato che evidenzi e identifichi gli esercizi dove è possibile garantire un set minimo di modalità e condizioni favorenti l’accoglienza e la fruizione da parte di persone con autismo.

“L’esperienza di Prato è tra le prime in Italia e la prima in Toscana. Il Comune è stato il motore che ha fatto partire tutto, e fortunatamente la risposta è stata ampia, tutte le categorie economiche hanno aderito sin da subito con grande entusiasmo, mettendosi in gioco per un obiettivo comune, una città che sia accessibile – ha spiegato la presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi -. È una buona prassi che porta Prato ad un nuovo livello di eccellenza anche nell’accessibilità e anche un biglietto da visita per invitare a venire a Prato. Le famiglie dei ragazzi autistici da oggi sapranno che i nostri esercizi sono preparati ad accoglierle”.

Sono 47 gli esercizi privati che hanno aderito e svolto la formazione e a breve partirà un altro ciclo di formazione dedicata agli albergatori, ad alcuni uffici pubblici (Urp e Anagrafe) e ai musei cittadini. Volutamente sono stati identificati servizi e spazi pubblici che registrano una grande e costante affluenza di persone e dove si svolgono funzioni rilevanti fra cui orientamento e primo accesso ai servizi di Comune, Provincia, Prefettura e Usl, pratiche anagrafiche, servizi bibliotecari, per facilitare le persone autistiche in questi ambiti di rilevante utilità pubblica. Una città vivibile e migliore passa dalla capacità di tutti di fare sinergia eliminando ogni tipo di barriera, soprattutto mentale.

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