27 Settembre 2018

Nel fine settimana i pediatri di famiglia visiteranno i bambini all’ospedale Santo Stefano


Nuovo servizio di guardia medica pediatrica all’ospedale di Prato, dove dal 13 ottobre, nei fine settimana, i pediatri di famiglia si renderanno disponibili per visitare i piccoli pazienti in un ambulatorio dedicato. Il nuovo servizio, sperimentato con successo da 10 anni a Firenze e da un anno a Pistoia, partirà anche ad Empoli (il 6 ottobre) e a Prato: nella nostra città, dopo l’accordo fra Asl Toscana Centro e Fimp Federazione italiana medici pediatri, hanno aderito all’iniziativa 16 pediatri di famiglia su 27. L’obiettivo è andare incontro alle famiglie, potenziando le consulenze nel fine settimana. Gli orari dell’ambulatorio, che coprirà alcune ore nel fine settimana, saranno comunicati nei prossimi giorni. All’ospedale Santo Stefano nel 2017 gli accessi pediatrici sono stati 18.139 con picchi proprio nei giorni di sabato e domenica.
Nel complesso, i casi più lievi, codici bianchi e azzurri, rappresentano oltre un terzo di tutti gli accessi pediatrici (35,8%). I codici verdi, le cosiddette urgenze differibili, rappresentano da sole oltre la metà di tutti gli accessi pediatrici (59,3%) con un picco, anche in questo caso, nel fine settimana.

Il direttore dell’area aziendale pediatria e neonatologia Marco Pezzati spiega che il percorso di guardia medica pediatrica all’interno dell’ospedale avviene sempre nell’ambito dell’emergenza- urgenza, in collegamento dunque con il pronto soccorso pediatrico, e prevede l’accesso diretto alla consulenza del pediatra di famiglia. Questi ultimi visiteranno con il supporto di infermieri esperti dell’area pediatrica, in ambulatori dotati di farmaci, sistemi di rilevazione dei parametri vitali e spazi ludici. I percorsi all’interno dei presidi ospedalieri, verranno indicati da apposita segnaletica.

I bambini che arrivano in pronto soccorso, dopo il triage, saranno indirizzati all’ambulatorio di guardia medica pediatrica (o ambulatorio ACAP, continuità assistenziale pediatrica): l’accesso riguarda prevalentemente i codici bianchi e azzurri, i casi a bassa complessità assistenziale quindi che, una volta valutati e trattati dal pediatra di famiglia, potranno proseguire le terapie a domicilio, oppure continuare il percorso nel reparto di pediatria o in pronto soccorso pediatrico per ulteriori valutazioni ed eventuali approfondimenti diagnostici.
Per il direttore generale Paolo Morello Marchese, gli accordi siglati rappresentano la sintesi di un’attenzione specifica che l’azienda USL Toscana Centro sta riservando ai bambini. “Sono il risultato – ha detto il DG- di una vera collaborazione tra assistenza territoriale ed ospedaliera, nell’interesse primario di organizzare un servizio che risponda in modo efficace e diretto alle richieste dei genitori”.

Valdo Flori, segretario FIMP Toscana, ha espresso viva soddisfazione per l’estensione del servizio in tutti i territori, con il pieno coinvolgimento della pediatria di famiglia che, nell’ambito delle cure primarie, concorrerà a ridurre ai piccoli pazienti il disagio dell’attesa al Pronto Soccorso.

Alla stesura del protocollo operativo e, quindi, per organizzare il servizio della continuità assistenziale pediatrica negli ospedali di Prato ed Empoli, hanno partecipato oltre ai rappresentanti della pediatria di famiglia, le direzioni sanitarie dei presidi ospedalieri, i direttori dei pronto soccorsi (per Prato Simone Magazzini; per Empoli Simone Vanni), i direttori delle pediatrie (per Prato Pier Luigi Vasarri; per Empoli Roberto Bernardini), oltre al coordinamento infermieristico e alle direzioni delle zone distretto.

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