29 Settembre 2018

Oggi “Mattonella” compie 160 anni. E per l’occasione il Biscottificio si trasforma in teatro VIDEO


Il Biscottificio “Antonio Mattei”, meglio conosciuto come “Mattonella”, simbolo di Prato nel mondo, compie proprio oggi 160 anni. Il fondatore, che ha dato poi il nome allo storico negozio, aprì infatti nell’attuale via Ricasoli i battenti di quello che allora era un semplice forno il 29 settembre 1858. In Toscana, seppur ancora per poco, regnava il Granduca Leopoldo II Asburgo Lorena e Prato contava meno di 40.000 abitanti. Una storia straordinaria quella di “Mattonella”, forse unica per un Forno, tanto da diventare presto un’istituzione per i pratesi e un simbolo identitario che resiste al tempo e alle mode. L’anniversario della fondazione, tra l’altro, coincide anche con quello della nascita di Antonio Mattei, avvenuta il 17 gennaio di 200 anni fa. Dopo l’apertura della “Bottega-Museo” a Firenze, è con un singolare spettacolo teatrale all’interno del laboratorio di via Ricasoli che “Mattonella” ha deciso di festeggiare il doppio anniversario. La rappresentazione, intitolata “Il sogno di Ernesto”, è dedicata alla figura di Ernesto Pandolfini, il nonno degli attuali proprietari, che rilevò l’attività da Antonio Mattei: in quelle stanze, tra la farina e i forni, aveva vissuto fin da bambino. Scritto dall’autore pratese Tommaso Santi, recentemente premiato al Festival del Cinema di Venezia, è nato da un’idea di Letizia Pandolfini che insieme ai fratelli Francesco, Marcella e Elisabetta gestisce il Biscottificio.

È questo il sogno di Ernesto. Un pensiero di speranza, di vita, fatto di farina, mandorle e pinoli, fisso durante gli anni terribili sul fronte della prima guerra mondiale. Ernesto Pandolfini aveva in cuore quel forno in via Ricasoli che lo aveva visto bambino. Un sogno costruito grazie a intuizioni felici, passione e tanto sacrificio, poi trasmesso al figlio Paolo e, da questi, appunto, ai quattro nipoti, gli attuali proprietari.

La scena è il laboratorio – luogo segreto e già per questo di grande suggestione – del Biscottificio: qui gli spettatori si muovono, da una stanza all’altra seguendo i due attori, Fabio Mascagni, nel ruolo di Ernesto – sua anche la regia – e Anna Maria Guerrini, che interpreta la zia adottiva del protagonista, Italia Ciampolini, a cui giungono le lettere dal fronte.


Un breve ma coinvolgente testo che Tommaso Santi ha composto a partire dalle lettere scritte da Ernesto Pandolfini dal fronte della guerra.

Originali le musiche di Sadi Hoormood

La prima è stasera alle 20,30; si replica fino a martedì 2 ottobre; visti gli spazi ristretti, lo spettacolo – con prenotazione obbligatoria – è andato subito esaurito.
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