Viadotto a Borgonuovo, i giunti sono rotti: lavori d’urgenza e lunghe code in tangenziale FOTO e VIDEO


Lunghe code in tangenziale a causa dei lavori, iniziati ieri, sul viadotto Valli. Nelle ore di punta l’incolonnamento per chi viaggia in direzione di Vaiano parte dalla rotatoria di Capezzana. I disagi sono dovuti alla presenza del cantiere che ha creato un imbuto sul ponte, percorribile su una sola corsia mentre sull’altra gli operai sostituiscono gli otto giunti ammalorati.”L’intervento – spiega l’assessore ai lavori pubblici Filippo Alessi – era necessario: i giunti erano rotti ed è importante sostituirli per la sicurezza delle auto che ci passano, per il rumore che dventa insopportabile nei confronti di coloro che stanno intorno e perchè la struttura del ponte non deve subire infiltrazioni nè frizioni, dove i giunti servono proprio a scongiurarle”.

La durata dei lavori, che riguarderanno anche la direzione di marcia opposta, verso sud, è prevista in due settimane durante le quali il Comune ha vietato il parcheggio sotto il viadotto. A far discutere è la tempistica del cantiere, partito in concomitanza con la riapertura delle scuole e il ritorno al traffico a pieno regime.
“Volevamo effettuare l’intervento, come tanti altri, prima dell’inizio delle scuole ma purtroppo la buocrazia ha i suoi iter e spesso le procedure sono più lunghe di quello che ci si aspetta. Però è uno dei ponti più sensibili, vetusti e sollecitati ed è bene farli i lavori”.

Il viadotto Valli è una delle opere monitorate dal Comune dopo la tragedia di Genova. Il manufatto, secondo i tecnici del comune, non presenta problemi statici e anche i vigili del fuoco intervenuti nelle scorse settimane per un sopralluogo sotto le campate hanno escluso pericoli dovuti a parziali distacchi di cemento.
L’amministrazione comunale procederà inoltre ad affidare un incarico esterno per compiere verifiche statiche sui principali ponti e viadotti di propria competenza. “Ogni anno i nostri ingegneri compiono sopralluoghi per una verifica esterna dei manufatti. Questa ricognizione, oltre ad analisi più approfondite per certificare eventuali vizi occulti, servirà anche a compilare delle schede tecniche per indicare la ‘fine vita’ delle infrastrutture e programmare anticipatamente anche la loro sostituzione.

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