10 Settembre 2018

Vigili di quartiere, discussa in Comune la proposta della Lega: si tratta di un punto di ascolto itinerante


Un punto di ascolto nei quartieri per far sentire le istituzioni più vicine e raccogliere segnalazioni. E’ questa la proposta della Lega portata all’attenzione del sindaco Matteo Biffoni durante la Commissione 3. La segretaria provinciale della Lega Patrizia Ovattoni, assieme al responsabile sicurezza del partito Enrico Zucchi e all’ex assessore Matteo Grazzini hanno presentato la petizione per l’istituzione del vigile di quartiere, per la quale nei mesi scorsi sono state raccolte quasi 600 firme.
“Il punto di ascolto nei quartieri, da istituire a rotazione, servirebbe a raccogliere esposti e segnalazioni utili per arginare sicurezza e degrado nelle periferie, contribuendo a rassicurare la popolazione, soprattutto quella più anziana che privilegia il contatto diretto con gli agenti e le forze dell’ordine” ha spiegato Enrico Zucchi, che ha ricordato anche i contatti con il ministro degli Interni Salvini per ottenere l’innalzamento di fascia della Questura di Prato.

“Credo che ci siano molti mezzi a disposizione dei cittadini per segnalare problemi o criticità nei propri quartieri, ma senza dubbio un punto di ascolto soprattutto per le persone più anziane potrebbe essere utile – ha commentato il sindaco Matteo Biffoni -. Resto però convinto che una vera utilità l’avrebbe il vero vigile di quartiere, con una presenza non sporadica ma costante, su tre turni, con servizio appiedato. Un servizio che con i numeri attuali del corpo di Polizia Municipale non è concretizzabile in modo serio in tutta la città”.

Il comandante della Polizia Municipale ha spiegato le diverse funzioni svolte dai 165 agenti del Corpo e delle motivazioni che nel 2010 portarono alla decisione di chiudere i distretti nei quartieri (per far funzionare ciascun distretto occorrerebbero 16 agenti). Uno smantellamento ufficializzato dalla giunta Cenni, ma che in realtà – ha spiegato il comandante Andrea Pasquinelli – nei fatti era iniziato anni prima, viste le carenze di organico e la necessità di adempiere a nuove attività, dai controlli nei capannoni, ai tanti fronti aperti negli ultimi anni.
Oggi, nonostante le 11 nuove assunzioni che si stanno formalizzando proprio in questi giorni, l’organico è sottodimensionato di almeno 90 unità, e anche l’età media del corpo – 48 anni – è piuttosto alta. Nonostante questo, la proiezione sul territorio è ampia: un terzo dei 165 agenti è dedicata al reparto territoriale, con cui collaborano altri reparti, come l’unità edilizia, commerciale, sinistri e il reparto moto.

Pasquinelli ha poi illustrato i vari modelli di vigile di quartiere esistenti, alcuni presto accantonati in varie città italiane, ricordando che comunque, per rendere efficace il lavoro di una pattuglia appiedata, occorre il coinvolgimento di pattuglie in auto che possano intervenire rapidamente come “scorta” per dare immediato riscontro a criticità.
Un apparato simile a quello proposto dalla Lega, una sorta di ufficio mobile – ha spiegato Pasquinelli – richiederebbe, oltre all’acquisto di un mezzo funzionale allo scopo, il coinvolgimento di una decina di agenti. “Sulla carta se dedicassimo tutte e 11 le nuove assunzioni si potrebbe anche fare – ha aggiunto il comandante – ma ci verrebbe a mancare il supporto che aspettiamo per altre attività anche d’ufficio, alcune delle quali per legge possono essere fatte solo da agenti di polizia e non possono essere demandate al personale amministrativo”.
“Il sottodimensionamento degli organici è un problema storico per tutto il personale del Comune che si riverbera anche sulla Polizia Municipale – ha sottolineato il sindaco Biffoni -. Un primo sblocco è avvenuto grazie al decreto Minniti che però vale per il biennio 2017-2018, ora vediamo cosa accadrà nel 2019 -. Intanto da inizio 2019, grazie a uno specifico finanziamento della Regione Toscana per 12 esperienze pilota, sperimenteremo l’arrivo dei vigili di quartiere (sei in tutto ndr) con servizio appiedato su tre turni in una zona della città, che sarà scelta anche in accordo con la Prefettura. Se anche il Governo stanziasse fondi statali come ha fatto la Regione per questo tipo di attività e permettesse lo sblocco delle assunzioni almeno per la Polizia Municipale e la Protezione civile, sicuramente sarebbe un ottimo aiuto per mettere in piedi questo tipo di attività su tutto il territorio”.

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