23 Ottobre 2018

Smaltimento rifiuti, slitta ancora l’incontro tra Regione e associazioni di categoria. Biffoni: “Basta rimandare, lo smaltimento è un problema urgente”. Secca replica della Regione


Un rinvio dopo l’altro da parte della Regione all’incontro con le associazioni economiche per affrontare la problematica dello smaltimento degli scarti tessili di lavorazione che continua a mettere quotidianamente in grande difficoltà le imprese del distretto. Dai primi giorni di settembre, in cui era previsto l’incontro, siamo ormai giunti, a colpi di rinvii, al 21 novembre prossimo, come recita l’ultimo rimando della Regione all’incontro previsto per questo giovedì 25 ottobre. Un’ennesima posticipazione mal digerita dalle tre associazioni economiche dell’area, Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato e Confindustria Toscana Nord. “Lo scorso luglio era stato definito col governatore Rossi che ai primi giorni di settembre avremmo discusso con la Regione un progetto per trovare finalmente delle soluzioni alla problematica dello smaltimento degli scarti tessili – dicono le tre associazioni – Un documento sul quale ci siamo impegnati nel mese di agosto per essere pronti al confronto alla data fissata a inizio settembre. I continui rinvii stanno invece spostando sempre più questo incontro e, dopo l’ultima posticipazione, riteniamo grave questo atteggiamento dilatorio della Regione mentre le nostre aziende continuano a vivere ogni giorno l’emergenza rifiuti e reclamano risposte concrete”.
Risposte che, secondo le associazioni, devono guardare non solo all’emergenza ma anche nel medio e lungo termine per dare soluzioni definitive al problema. “Da tempo stiamo proponendo le nostre idee su come trattare i rifiuti, e su queste idee occorre accelerare i tempi per il confronto – continuano le tre associazioni imprenditoriali – Occorre fare scelte coraggiose e lungimiranti di politica industriale.  Non si può pensare di continuare a sotterrare rifiuti: bisogna dotarsi di infrastrutture come i termovalorizzatori che, nel pieno rispetto della salute e dell’ambiente, permettano di chiudere il circolo virtuoso dei rifiuti”. Desta inoltre preoccupazione la scomparsa della tematica della classificazione degli scarti tessili da rifiuto a sottoprodotto, che consentirebbe di valorizzare quello che da sempre è un patrimonio del distretto pratese: il riciclo delle materie prime. “Ad oggi questo tema sembra non essere più sui tavoli delle istituzioni, mentre sarebbe una prima e importante risposta alle esigenze e alle istante delle imprese tessili”. L’appello alla Regione e in particolare al governatore Rossi è dunque quello di accelerare le tappe della questione e affrontarla in modo serio, concreto e rapido. “Quello dei rifiuti è uno dei maggiori problemi attuali – concludono le associazioni – Dare risposte risolutive in questo senso è urgente”.
Intanto il sindaco Matteo Biffoni, a fianco delle categorie economiche, chiede alla Regione una risposta “rapida e concreta” per il problema dello smaltimento degli scarti tessili: “Siamo stati oltremodo pazienti, ora al Presidente Rossi ribadisco che non è possibile più rimandare un incontro che già è fuori tempo massimo. Da oltre un anno ribadisco che il tema più urgente da affrontare sul territorio è quello dello smaltimento dei rifiuti e in particolare per Prato quello degli scarti tessili”. Il sindaco sostiene le richieste di Confartigianato, CNA e Confindustria: “Esiste il diritto di chi lavora ad avere un servizio adeguato ed esiste un problema ambientale urgente. Lasciare i sacchi fermi e accumulati nei magazzini, non trovare una soluzione idonea, non approvare  un piano rifiuti adeguato con le esigenze della regione significa mettere a repentaglio la salute dei cittadini e i diritti di imprenditori e lavoratori. Ci vuole un atto di responsabilità da parte della Regione” conclude Biffoni. Secca la replica della Regione. “Il sindaco Biffoni non ha ancora chiara la differenza tra rifiuti urbani e rifiuti speciali. I primi sono oggetto di un servizio pubblico pianificato dalla Regione; i secondi, tra i quali rientrano anche gli scarti tessili, sono appunto scarti di un processo industriale ed il loro smaltimento è compito prioritario di chi li produce” afferma l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni. “Da tempo – continua Fratoni – abbiamo avviato un tavolo di confronto con gli imprenditori del distretto tessile pratese sui temi dell’economia circolare, improntato al massimo recupero di materiale. In quell’ambito gli stessi soggetti coinvolti possono avanzare proposte progettuali finalizzate alla chiusura del proprio ciclo produttivo con lo smaltimento degli scarti e la Regione procederà alla valutazione dei progetti stessi e al rilascio delle autorizzazioni conseguenti nel rispetto delle norme e dei tempi indicati dalla legge”.

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