22 Novembre 2018

Analisi all’ospedale senza ticket a parenti e amici: oltre mille i casi sospetti


Sarebbero più di mille le analisi effettuate dal laboratorio dell’ospedale non rispettando la prassi. E’ il numero che emerge dall’inchiesta portata avanti dalla Procura, che sta indagando su un giro di favoritismi all’interno del laboratorio. Medici e tecnici della struttura ospedaliera avrebbero aggirato il sistema per favorire amici, conoscenti e parenti, portando le provette direttamente al laboratorio, non facendo passare i pazienti dalla prenotazione e dal centro prelievi del Giovannini aggirando così anche il pagamento del ticket. Sono 43 gli indagati con l’accusa di truffa e peculato. A far scattare le indagini una segnalazione anonima e un episodio che aveva coinvolto la responsabile del laboratorio stessa, protagonista di una controversia con una sottoposta che si era rifiutata di compiere analisi non rispettando la prassi. Vicenda poi finita in tribunale.
La pratica sarebbe andata avanti per anni. Le provette sarebbero arrivate a mano nel laboratorio senza codice identificativo, per poi essere inserite nel sistema per l’emissione dei risultati. In pratica dal sistema le analisi in questione risultavano solo uscite dal laboratorio, ma non entrate con le modalità previste. Quasi sempre le analisi senza codice identificativo appartenevano a parenti di medici e tecnici, circostanza che ha subito insospettito gli inquirenti. Durante la stessa perquisizione della guardia di finanza, compiuta ieri, sarebbero arrivate provette in laboratorio consegnate a mano.
Nei prossimi giorni la Procura ascolterà gli indagati per cercare di fare ulteriore luce sulla vicenda e circoscrivere le responsabilità.

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