La mensa dei poveri e il dormitorio dell’Associazione La Pira hanno un defibrillatore


L’Associazione Giorgio la Pira, che cura la mensa dei poveri e il dormitorio di via del Carmine, si dota di un defibrillatore. La nuova acquisizione è resa possibile grazie all’interessamento dei Cavalieri del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio e della onlus Regalami un sorriso.

L’Ordine dei Cavalieri di San Giorgio è presente in tutto il mondo ed è riconosciuto formalmente dallo Stato italiano. Dal 2011 gode dello status consultivo speciale presso il Consiglio Economico Sociale dell’Onu. Conta 12 membri a Prato (a Firenze sono 106) e nel proprio statuto prevede un’intensa attività di beneficenza, in ambito sociale, socio-sanitario e culturale. La donazione del defibrillatore all’associazione la Pira rientra nel progetto «Città cardioprotette», che si propone di dotare ogni città di un apparecchio salvavita. «Gli uomini, a differenza delle montagne, si muovono, ed è proprio così che ci siamo incontrati con l’associazione Regalami un sorriso, appurando una sostanziale coincidenza di intenti – riferisce il delegato Vicario dell’Ordine Edoardo Puccetti –. Nel 2018 da soli non si fa nulla, mettendo insieme energie e risorse, come hanno fatto le nostre due associazioni, si possono raggiungere piccolo grandi obiettivi».

La onlus Regalami un sorriso è attiva prevalentemente nel bacino di Prato, Pistoia e Firenze e trae le risorse da devolvere in attività benefiche dai servizi fotografici effettuati in occasione delle gare podistiche che si tengono per la Toscana. Il suo è un bacino di utenza di 4.500 podisti, per un totale di 408 servizi fotografici compiuti nel 2018, i cui scatti sono visibili registrandosi sul sito dell’associazione, che ha ad oggi 12mila iscritti. «Questo è il 131esimo defibrillatore che abbiamo donato in Toscana, di cui 80 nella sola città di Prato – commenta Piero Giacomelli di Regalami un sorriso –. Si tratta di uno strumento che, se presente e unito a personale formato, può davvero fare la differenza tra vita e la morte. Due anni fa un podista della Maratonina di Scandicci andò in arresto cardiaco e ci rimase per 35 minuti. Per fortuna era seguito da un volontario della Croce Rossa in bicicletta, che aveva con sé il defibrillatore. Il podista è vivo e corre ancora oggi», conclude Giacomelli.

 

 

Il defibrillatore dell’associazione La Pira entrerà in azione, in caso di bisogno, all’interno dei locali di via del Carmine, ma sarà fondamentalmente al servizio di tutta la comunità e dei cittadini che si trovano a gravitare intorno a quella parte di centro storico. «A gennaio avvieremo un corso di formazione per l’uso del defibrillatore semiautomatico rivolto ai nostri dipendenti e ai volontari interessati – afferma Elena Pieralli, presidente della La Pira –. Io stessa farò il corso per imparare ad utilizzare questo importante strumento che, visto che ci è stato donato, dovrà essere ben utilizzato».

La Mensa La Pira serve una media di 170 pasti al giorno; l’annesso dormitorio ha 20 posti letto in questi giorni tutti occupati. Sempre al completo in queste sere invernali anche il dormitorio da 8 posti letto allestito per l’emergenza freddo nella palazzina ex Anci di via Roma.

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