18 Dicembre 2018

Macchine immatricolate all’estero: a Prato 5.000 multe non si riescono a riscuotere, ma i furbetti ora rischiano una stangata


Chi è residente in Italia da più di 60 giorni e guida una macchina immatricolata all’estero, tranne alcuni casi di leasing o noleggio su cui comunque è stato impresso un giro di vite, rischia una multa da 712 a 2.848 euro, che deve essere pagata direttamente all’agente che accerta la violazione (salvo versamento di una cauzione). L’automobilista che incappa nei controlli subirà anche il ritiro della carta di circolazione e avrà 180 giorni per immatricolare il veicolo in Italia, o per riportarlo all’estero: in caso contrario scatta la confisca amministrativa. E’ quanto prevedono i nuovi articoli 93 e 132 del codice della strada, modificati dal decreto sicurezza del ministro Salvini, che è legge dello Stato dal 4 dicembre scorso. Le nuove norme intendono combattere il fenomeno dell’esterovestizione dei veicoli: spesso macchine di grossa cilindrata immatricolate o reimmatricolate all’estero, magari dietro società di leasing, per risparmiare sull’assicurazione, il bollo e per essere immuni a redditometro e alle multe.

A Prato, nel 2017 sono stati 4816 i verbali a carico di veicoli con targa estera, soprattutto legati a divieti di sosta, varchi elettronici e autovelox. Casi nei quali la contestazione non è immediata e diventa quasi impossibile incassare le somme: il Comune si è affidato ad una società specializzata per tradurre le multe, contattare le Motorizzazioni dei Paesi esteri (che rispondono solo per otto tipi di infrazioni) e notificarle ai proprietari dei veicoli. Sono così partite 3.068 notifiche, di cui 419 in Romania, 414 in Francia, 312 in Germania, 225 in Bulgaria, 136 in Polonia (ma i paesi sono molti altri), con speranze di riscossione molto limitate, visto che all’estero non sono possibili azioni coattive.

L’entrata in vigore delle nuove norme – fa sapere il comandante della polizia municipale Andrea Pasquinelli – ha portato a numerose richieste di informazioni e molta preoccupazione in alcune comunità straniere: ad esempio badanti dell’est Europa che hanno portato la loro auto in Italia e si sono trovate dall’oggi al domani da una condizione regolare ad una irregolare, rischiando multe pesantissime e l’eventuale confisca se non corrono ai ripari. E’ punito con le stesse sanzioni anche l’utilizzo, a titolo di cortesia, di un’auto estera da parte di un cittadino residente in Italia da più di 60 giorni (ad esempio un pratese che riceve la visita di un suo amico o parente straniero e guida la sua auto immatricolata all’estero).

“Il fenomeno dell’eterovestizione delle auto, purtroppo, è presente anche a Prato e le nuove norme introducono un forte deterrente – afferma il responsabile dell’Unità operativa procedure e relazioni con il pubblico Vito Antonio Esperto – Contiamo di fare dei servizi mirati e ci stiamo organizzando con sistemi di pagamento elettronico perchè la sanzione contestata nell’immediatezza, a norma dell’articolo 107 del codice della strada, deve essere pagata subito, a mani dell’accertatore. Questo dovrebbe garantire un’efficacia della norma, che altrimenti rischia di restare lettera morta”.

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