24 Dicembre 2018

Spaccatura 5 Stelle, Giannarelli: “Tutti possono presentare liste, ma solo i consiglieri sono autorizzati a parlare”


Cinque stelle tra dissidi, diffide e liste. Tante liste, potenzialmente, quelle con i candidati a sindaco e i candidati consiglieri comunali. E’ la situazione che in questa fase si sta delineando nel Movimento di Grillo a livello locale. La presentazione dei “progetti per il futuro” da parte del meetup (letteralmente: “rete sociale”) Cinque stelle Prato capitanato dall’attivista Chiara Bartalini ha scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora, visto che a ruota è uscita la consigliera comunale Silvia La Vita, la quale ha diffidato la stampa ad accostare il nome di Bartalini al Movimento Cinque stelle: “gli unici autorizzati a parlare sono i tre consiglieri comunali eletti”, ha avvertito La Vita. Se, come ha voluto rimarcare la consigliera, Bartalini e chi la circonda “non rappresenta in nessun modo il Movimento”, chi è Bartalini e che cosa è il meetup? Ma soprattutto, a chi spetta la redazione della lista con il candidato sindaco dei Cinque stelle per una competizione elettorale ormai alle porte?

Il capogruppo del Movimento in Regione Giacomo Giannarelli, raggiunto telefonicamente, non entra nel merito “della questione pratese” e si limita “a ricordare le regole”: tutti i cittadini, anche se non iscritti al Movimento, possono inviare una lista con dei candidati per le amministrative sulla piattaforma Open Comuni, a patto che accettino il regolamento generale. Da uno stesso comune può partire, così, un numero indefinito di liste, che poi entro febbraio saranno vagliate dallo staff del Movimento: solo una riceverà la certificazione per concorrere alle elezioni col marchio pentastellato. Detta così, la questione pare dare ragione a Bartalini e a chi, insieme a lei, sta approntando un programma elettorale con accanto dei nomi, perché, e Open Comuni lo testimonia in rete, qualunque cittadino analogamente a loro può farlo, anche se non è organizzato in un “meetup”, che dall’istituzione di Rousseau resta solo come sinonimo di “raggruppamento” senza alcun riflesso istituzionale e reale tra i Cinque stelle. Al contempo, avverte Giannarelli, ” gli unici autorizzati a comunicare con la stampa sono gli eletti Cinque stelle ed è comunque sconsigliato a tutti parlare delle liste prima che sia data la certificazione”.

Quindi a chi spetta la redazione della lista col candidato sindaco? A tutti e a nessuno, ovvero tutti possono proporre un elenco di nomi, nessuno è tenuto a parlarne fino a che lo “staff” non avrà deciso a chi dare la certificazione. Tutti lo possono fare, nessuno lo può dire. A Prato è verosimile che ci siano almeno due liste: una dei consiglieri e una degli attivisti del meetup. Il rischio, in generale, è che la proliferazione di liste e di nomi  si traduca in una defezione alle elezioni. Un esempio è stata la vicina di casa Campi Bisenzio, dove alle ultime amministrative i grillini non si presentarono.

 

LS

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