Brunello Cucinelli consegnerà il Premio Santo Stefano alle aziende vincitrici


Sarà Brunello Cucinelli l’ospite d’onore della nona edizione del Premio Santo Stefano. Lo ha annunciato questa mattina il comitato promotore del riconoscimento nel presentare la cerimonia di premiazione che si terrà sabato 2 febbraio a partire dalle ore 10 all’auditorium della Camera di Commercio di Prato. Sarà lui a consegnare gli «Stefanini» alle aziende vincitrici 2018-2019: Cofil, Ritorcitura Vignolini e Valbisenzio tessitura a navetta.

Chi è. Considerato l’inventore del cashmere colorato, Cucinelli è uno dei capitani di industria «illuminati», come lo era Adriano Olivetti. Ha completamente ristrutturato un antico borgo medievale in Umbria chiamato Solomeo e qui ha dato vita ad una «fabbrica etica», un luogo dove si produce immersi nella natura, tra cipressi, viti, olivi e alberi da frutto. L’inaugurazione è avvenuta lo scorso settembre, dopo quattro anni di lavori, alla presenza dell’arcivescovo di Perugia e presidente Cei cardinale Gualtiero Bassetti, che ha lodato l’iniziativa. C’è anche un monumento, circolare come il mondo, con su scritto: tributo alla dignità dell’uomo.

 

I membri del comitato promotore con i vincitori della nona edizione del Premio Santo Stefano

 

«Per questo abbiamo voluto invitare Cucinelli – spiega Gabriele Bresci, segretario del comitato promotore del Premio, composto da Diocesi, Comune, Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio – perché rappresenta il modello di imprenditore che ha a cuore l’azienda e i lavoratori e nei suoi discorsi invita sempre a non avere paura e non dimenticare mai i propri sogni».

Cucinelli si è arricchito molto con il cashmere, secondo Forbes è al 33esimo posto tra i più ricchi d’Italia, ma non ha dimenticato di condividere parte del suo patrimonio con i meno fortunati. Il quotidiano online perugiatoday riporta la notizia che nel 2018 Cucinelli ha deciso di vendere il 6% delle sue azioni per donare 100 milioni di euro in beneficenza.

 

Lo Stefanino 2018-2019

 

La cerimonia di premiazione è stata presentata questa mattina dai rappresentanti del comitato promotore. La conduzione è affidata anche quest’anno alla giornalista Giulia Ghizzani e in prima fila saranno seduti il vescovo Franco Agostinelli, il sindaco Matteo Biffoni, il presidente della Provincia Francesco Puggelli, il presidente della Camera di Commercio Luca Giusti e quello della Fondazione Franco Bini. Gli Stefanini portano la firma di Gabriella Furlani, artista pratese autrice delle statue delle ultime sei edizioni del Premio. Oltre alla consegna del riconoscimento alle tre aziende vincitrici verrà riconosciuta una speciale menzione al progetto Ri-Fò, il brand pratese della moda ecosostenibile creato dal giovane imprenditore Niccolò Cipriani.

 

Federico e Massimo Corrieri (Cofil), Moreno Vignolini (Ritorcitura Vignolini) e Marco Cini (Valbisenzio tessitura a navetta)

 

Hanno detto. «Il Premio non intende riconoscere le aziende leader del mercato, ma vuole porre all’attenzione della città quelle realtà imprenditoriali che operano rispettando i principi fondamentali della correttezza nei rapporti e i diritti dei lavoratori», ha osservato il presidente della Camera di Commercio Luca Giusti. Mentre Franco Bini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, ha auspicato di poter premiare in futuro «una azienda a conduzione straniera», riferendosi in particolare a quelle cinesi. «Potrebbero essere i tanti lavoratori italiani nelle ditte straniere presenti a Prato a fare la segnalazione», ha aggiunto Bini. L’assessore comunale allo sviluppo economico Daniela Toccafondi ha sottolineato l’importanza della menzione speciale a Ri-Fò: «negli anni abbiamo premiato aziende storiche e consolidate, ci fa piacere valorizzare i progetti positivi portati avanti da giovani imprenditori pratesi». Mons. Nedo Mannucci, vicario generale della Diocesi, ha detto di aver sempre vissuto il momento della premiazione come «qualcosa di buono e di bello per tutta la città». Grazie al Premio «tutti hanno potuto conoscere la qualità delle aziende presenti sul territorio. Penso che “scienza, coscienza e innovazione”, il motto dello Stefanino, non sia solo un richiamo morale, ma rappresenta perfettamente la capacità di questi imprenditori che abbiamo premiato in questi nove anni», ha detto il Vicario. A rappresentare la Provincia la vice presidente Paola Tassi, che ha fatto notare come queste aziende siano espressione dell’intero territorio pratese. Per questo alla presentazione di stamani erano presenti il sindaco di Vaiano Primo Bosi, dove ha sede la Ritorcitura Vignolini, e il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini, dove si trova lo stabilimento della Cofil.

 

La cerimonia è trasmessa in diretta streaming sul sito web di Tv Prato e potrà essere rivista domenica sera alle 21 sempre su Tv Prato, sul canale 74 del digitale terrestre. Si potrà seguire l’evento anche su Twitter e Instagram con #Stefaninoprato.
Ricordiamo infine che il Premio Santo Stefano, in nove edizioni, ha riconosciuto i meriti di 35 aziende del distretto produttivo di Prato. Di queste, 22 sono del comparto tessile, mentre le altre sono impegnate in diversi settori: alimentare, edile, elettronico e hi-tech, cosmetico e meccanico. Al comitato quest’anno sono arrivate 21 segnalazioni di aziende attraverso il sito web della Diocesi dove è possibile candidare le imprese a ottenere il riconoscimento. Per la prima volta i vincitori provengono tutti e tre dal mondo del tessile e non poteva che essere un grande imprenditore del settore moda a consegnare il premio, che sta diventando molto ambito dalle aziende pratesi.

 

Foto Alessandro Fioretti

 

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