“C’è pasto per te”: circoli e parrocchie uniscono le forze per combattere la solitudine nelle frazioni


Il suo nome ricalca ironicamente un noto programma televisivo del sabato sera, ma al posto di lettere arrivano pasti e tante iniziative per creare reti di socialità sul territorio. Il progetto “C’è pasto per te” mira a combattere la marginalità e la solitudine organizzando dei punti pranzo diffusi nelle frazioni. Protagonisti, le parrocchie e i circoli, che dal 4 febbraio metteranno a disposizione gli spazi e i volontari per servire ogni giorno da lunedì alla domenica un pranzo a chi si trova in una situazione di disagio socio-economico o semplicemente non ha mai nessuno con cui mettersi a tavola. Il progetto, che sarà provato in via sperimentale per sei mesi, vede come capofila l’Arci, che è riuscita ad accedere a risorse pari a 65mila euro grazie all’aggiudicazione di due bandi, uno della Regione (in consorzio con Slow Food) e uno del Comune di Prato (in consorzio con la Caritas). Per questi primi sei mesi i punti pranzo saranno attivi il lunedì e il martedì al circolo di Borgonuovo; il mercoledì e il giovedì al circolo “Q. Martini” di Maliseti; il venerdì, il sabato e la domenica al circolo “B. Cherubini” di Grignano. L’apporto di volontari arriva anche dalle parrocchie, quelle delle tre frazioni: San Giovanni Battista a Maliseti, Gesù Divin Lavoratore di Borgonuovo e San Pietro a Grignano. Per partecipare, occorrerà prenotarsi chiamando gli stessi circoli, che avranno un massimo di 25 coperti ciascuno. Sarà data priorità alle persone già seguite dai servizi sociali del Comune, alle donne e ai bambini, agli anziani. “Ci saranno degli operatori sociali all’accoglienza nei circoli – spiega il presidente di Arci Prato Enrico Cavaciocchi  –, ma il criterio generale è che nessuno venga respinto. Il pranzo, infatti, è solo un pretesto per non lasciare nessuno a casa da solo e per coinvolgere tutti i partecipanti nelle attività ricreative che parrocchie e circoli organizzeranno”. “A Prato c’è già l’esempio luminoso della mensa dell’associazione La Pira – sottolinea il dirigente comunale dei Servizi sociali Filippo Foti –, ma alcune persone, penso ad un anziano, potrebbe avere difficoltà a raggiungere il centro storico (l’associazione La Pira si trova in via del Carmine NdR). E’ venuta così l’idea di organizzare una vera e propria mensa diffusa, sfruttando la presenza di circoli e parrocchie, una rete che dovrebbe aiutare a prevenire quelle situazioni di disagio conclamato che vediamo arrivare nei nostri uffici ai Servizi sociali”. La fornitura dei punti pranzo ha già raccolto l’adesione di Conad: “I circoli ci faranno arrivare le liste della spesa e noi forniremo almeno la metà degli alimenti richiesti prelevandoli direttamente dagli scaffali dei nostri supermercati”, specifica Tommaso Signorini di Conad. L’altra metà degli alimenti sarà donata dall’Emporio della Solidarietà e dai piccoli esercizi di prossimità presenti nei quartieri.

 

LS

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