30 Gennaio 2019

Editoria: trasferita a Pistoia la redazione di Prato de “Il Tirreno”. Sindaci e Cisl: “Preoccupati per l’impoverimento dell’informazione locale”


“Ho appreso con molto dispiacere la notizia dell’imminente chiusura della redazione giornalistica pratese del Il Tirreno. Spiace per i giornalisti che, giorno dopo giorno, si sono occupati di raccontare la politica, la cronaca e l’attualità del territorio pratese in prima persona, spiace per l’intera comunità che dal 1 febbraio perderà una presenza importante dell’informazione locale che da sempre contribuisce al pluralismo dell’informazione”. Lo afferma il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli in merito al trasferimento della redazione pratese del quotidiano Il Tirreno a Pistoia.
“Ho fiducia e sono convinto che questa scelta organizzativa, che potrebbe portare alla riduzione degli spazi dedicati a Prato, non andrà a discapito del lavoro giornalistico sul nostro territorio – osserva Puggelli in una nota – conoscendo bene la professionalità e la passione dei redattori del Tirreno di Prato”.
Sulla vicenda è intervenuto, ieri, anche il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini, esprimendo rammarico per “la chiusura della redazione di Prato, tra l’altro negli anni sempre più depotenziata nel personale giornalistico. Una scelta editoriale che non condivido e che fa male a tutta la comunità, perché così Prato e provincia perdono una voce importante nel quadro del necessario pluralismo dell’informazione locale”.

Ilaria Bugetti, consigliere regionale Pd e vicepresidente della commissione Cultura, commenta così la chiusura della sede pratese del Tirreno:«Apprendo con rammarico e un certo stupore della decisione dell’editore del Tirreno di chiudere la sede della redazione pratese e di spostare i giornalisti a Pistoia. Questa decisione, rischia di impoverire oggettivamente il tessuto dell’informazione locale a Prato e provincia, perché allontana i redattori dai luoghi dove le cose accadono e rende più difficile il loro prezioso lavoro. La redazione del Tirreno di Prato è per me, come per tanti pratesi, un pezzo importante della storia dell’informazione nella nostra città e nei comuni della provincia. I giornalisti del Tirreno non hanno mai fatto mancare il loro contributo alla diffusione delle notizie, raccontando la realtà e offrendo sempre spunti per il futuro, ospitando il dibattito delle idee, informando su opportunità e servizi, e svolgendo quindi anche un ruolo di pubblica utilità fondamentale. Il pluralismo dell’informazione è un valore imprescindibile. Auspico che l’editore possa riflettere e trovare le condizioni per tornare indietro. Nel frattempo, auguro ai redattori e a tutti i collaboratori di Prato, di poter continuare a svolgere con serenità e con la consueta professionalità il loro lavoro, pur in  presenza delle nuove difficoltà».

Anche il segretario Femca Cisl Firenze e Prato Mirko Zacchei esprime preoccupazione per “l’impoverimento dell’informazione locale determinato da questa decisione”. “Ci auguriamo almeno che ciò possa far nascere una riflessione, alla quale non ci sottrarremo, più ampia e di tutti i soggetti coinvolti nelle politiche di indirizzo del territorio, che possa finalmente rilanciare un confronto condiviso e strutturale sui temi del lavoro e delle caratteristiche del nostro distretto”.

“Prato continua a perder pezzi – commenta il Comitato provinciale area pratese – Il Tirreno  è sbarcato  a Prato 30 anni fa, alla vigilia dell’ottenimento della Provincia anzi, se non ricordiamo male, proprio l’imminente conquista della autonomia amministrativa rappresentò un forte impulso per lo “sbarco” del quotidiano livornese con cronaca locale pratese. In questi trenta anni abbiamo ripetutamente inondato la redazione con tanti nostri comunicati che hanno trovato, quasi sempre,  spazio nella pagine locali” afferma Roberto Risaliti che ringrazia i redattori e direttori succedutosi negli anni per la loro attenzione alle battaglie per la Provincia.

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