29 Gennaio 2019

Nuova pista di Peretola, ancora un rinvio in conferenza dei servizi. Nardella: “Il 6 febbraio si chiude”. Falchi: “Toninelli artefice dell’opera a sua insaputa”


Un nuovo rinvio, al 6 di febbraio, per dare modo al Ministero dei Beni culturali di ratificare e formalizzare il proprio parere circa il rispetto delle prescrizioni per la compensazione ambientale e paesaggistica della nuova pista dell’aeroporto di Peretola. Si è conclusa così, la terza seduta della Conferenza dei servizi, che si è tenuta oggi a Roma, presso il Ministero dei trasporti.
All’incontro hanno preso parte tutti i soggetti interessati, compresi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli e il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Analizzati i documenti pervenuti dalla seduta del 7 dicembre ad oggi (compresa la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale Toscana per ribadire che la nuova viabilità tra Indicatore e la strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li non interferirà in maniera assoluta con le opere di compensazione ambientale e paesaggistica del lago di Peretola), i delegati alla Conferenza hanno preso atto della richiesta della Soprintendenza di Firenze (in rappresentanza del Mibact) di un ulteriore rinvio, finalizzato ad acquisire copia sottoscritta dell’accordo tra Regione Toscana ed i Comuni di Signa e Lastra a Signa.

Il Mibact – fa sapere la Regione – ha ribadito la volontà di ricevere l’accordo definitivo sottoscritto, nonostante nella bozza a sua disposizione non avesse rinvenuto motivi ostativi. Per rendere più rapidi i tempi il presidente Rossi ha proposto di firmare in diretta l’atto, in modo da superare definitivamente qualsiasi ostacolo.
Poste le firme digitali, il delegato del Mibact ha ritenuto soddisfacente il documento ed ha garantito che il parere del Ministero sarà pronto per il prossimo 5 febbraio.
La prossima seduta della Conferenza dei servizi è stata conseguentemente fissata al giorno successivo, 6 febbraio.

“Consideriamo il rinvio al 6 febbraio come l’ultimo, anche perché è esclusivamente legato all’acquisizione del parere formale del Mibact” ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, commentando l’esito della seduta di oggi della conferenza dei servizi sul masterplan di potenziamento dell’aeroporto di Peretola.
“Aspettiamo questi ultimi giorni – ha aggiunto – ma non accetteremo più espedienti tattici per ulteriori rinvii. Se non si chiuderà il 6 febbraio useremo tutti gli strumenti legali a nostra disposizione”. Nardella ha sottolineato che “sono venuti meno tutti gli elementi ostativi a chiudere positivamente la conferenza dei servizi”, e ha osservato che “già questa mattina, peraltro, la delegazione del ministero ha dichiarato di aver concluso l’istruttoria e di non aver individuato elementi ostativi sul progetto. Ogni altro tentativo di rinviare la conferenza sarebbe a quel punto inspiegabile”.

“Questo nuovo rinvio, seppur limitato nel tempo, è l’ennesima prova della grande confusione tecnica e politica che circonda la realizzazione del nuovo aeroporto”. Lo ha affermato Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino. “Prendiamo atto ancora una volta – ha sostenuto in una nota – della fondatezza di tutti i nostri dubbi su quest’opera”.
Secondo Falchi “è sempre più palese come gli interessi in gioco siano soprattutto quelli del privato che, con denaro pubblico, realizzerà e gestirà l’opera. A dar loro mano c’è il ministro Toninelli che, evidentemente, vuole essere ricordato come l’artefice a sua insaputa del nuovo aeroporto di Firenze. Smentendo il programma elettorale del M5S a tutti i livelli, dal ministero dei Trasporti non è arrivata alcuna indicazione, con buona pace degli elettori che avevano mal riposto le proprie speranze di cambiamento. Evidentemente anche per il Governo gli interessi da tutelare sono gli stessi di chi ha governato finora con un’idea di sviluppo sbagliata e insostenibile”.

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