25 Gennaio 2019

Parcheggio del Serraglio invaso dai piccioni e dal loro guano: la protesta di un cliente FOTO


Il parcheggio del Serraglio preda dei piccioni e dei loro escrementi. E’ la segnalazione di un lettore e cliente del parcheggio, che ha corredato la protesta con alcune foto.
“In quanto utente che usufruisce di un servizio (pagando), è mio dovere segnalare alla società di gestione (Consiag servizi) l’attuale stato di degrado di alcuni settori del parcheggio del Serraglio, relativi alla sporcizia e ai danni causati da deiezioni di volatili – scrive il lettore – In diversi tratti del pavimento vicino all’ingresso del parcheggio, lato viale Galilei, sono presenti da molti mesi cumuli di escrementi di piccioni che stazionano sulle tubature soprastanti, nei tratti non coperti dai dissuasori multispillo a spunzoni.
Quei depositi di sporcizia non sono mai stati ripuliti a distanza di mesi, ci si è limitati a porre un nastro rosso e bianco di lavori in corso, temporaneo quanto inutile, venendo ignorato a causa della carenza di posti auto liberi al piano terra.
Gli stessi veicoli parcheggiati in quei tratti continuano a subire danni causati dalle deiezioni, all’altezza del cofano.
Un problema simile si osserva sulle reti anti-piccioni installate sopra i recinti che separano il parcheggio dalla passerella pedonale esterna. Entrambi in molti punti sono completamente ricoperti di guano di piccioni.
Da alcune settimane sono stati installati quelli che sembrano dissuasori acustici per volatili, che emettono un perenne fischio elettronico, fastidioso per le persone, ma in realtà inutile: in base alle testimonianze raccolte da vari utenti del parcheggio, i piccioni sono sempre negli stessi posti di prima, indifferenti.
Auspico che la società di gestione del parcheggio si adoperi quanto prima per risolvere in modo definitivo il problema dei piccioni all’interno della struttura, tramite copertura integrale delle tubature e dei passacavi con i ben più efficaci dissuasori a spillo, per evitare conseguenti danni da guano a veicoli e ambienti” conclude il lettore.

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