Cgil Cisl e Uil contro la manovra finanziaria. Sabato la manifestazione a Roma, un migliaio i partecipanti da Prato


Cgil Cisl e Uil si mobilitano contro la manovra finanziaria del Governo. Sabato 9 febbraio anche da Prato partiranno 15 pullman (un migliaio per ora i partecipanti sicuri) alla volta della manifestazione nazionale in piazza San Giovanni a Roma denominata “#Futuro al lavoro”. Sotto la lente dei sindacalisti, prima di tutto, i due capisaldi della Legge finanziaria 2019: Quota 100, che, rilevano, non determina un cambiamento strutturale del sistema previdenziale, quella Legge Fornero vituperata da molti ma ancora, di fatto, in vigore. Si chiede flessibilità di uscita a 62 anni; 41 anni di contribuzione a prescindere dall’età per tutti e tutele per le donne, le grandi escluse dalla nuova legge, che richiede 38 anni di contribuzione continuativa, rara nel mondo delle lavoratrici che alla professione devono coniugare la cura familiare. Bloccata la rivalutazione delle pensioni sopra i 1.522 lordi: “Da questa soglia in poi sono stati previsti sette scaglioni per cui di fatto l’indicizzazione (adeguamento delle pensioni al costo della vita NdR) viene bloccata – spiega Rodolfo Zanieri, coordinatore della Uil di Prato –  per qualcuno vuol dire 15 euro al mese, ma negli anni diventano 20, 40 e questo praticamente per finanziare il reddito di cittadinanza”.
E poi il Reddito di cittadinanza, appunto: per la Cgil sbagliato smantellare il Rei, che andava, semmai, potenziato. A mancare, poi, sarebbero le garanzie di protezione e assistenza sociale per le famiglie in difficoltà. E’ sempre la Cgil a temere intoppi organizzativi nel sistema di distribuzione del nuovo sussidio e del meccanismo che lo accompagna alle famose tre offerte di lavoro: “C’è la necessità di trovare una compatibilità rispetto alle fantomatiche figure dei navigator che, con contratto a termine oltretutto, dovrebbero assistere chi richiede il contributo. C’è ad oggi, poi, una debolezza dei centri per l’impiego”, sottolinea Alessandro Fabbrizzi, segretario della Cgil di Prato.
Ma non solo Quota 100 e Reddito di cittadinanza. La nuova manovra, afferma Rossella Bugiani (segretario Cisl Prato e Firenze), non prevede finanziamenti sufficienti per i rinnovi contrattuali 2019-2021 dei lavoratori pubblici e investimenti in ricerca e tecnologia: “Sono state tolte le risorse anche all’alternanza scuola-lavoro. Si vuole far ripartire l’economia? Intanto, però, si bloccano le grandi infrastrutture, anche quella già finanziate”. Alla domanda se il rimpianto per queste “infrastrutture” è anche per l’aeroporto di Peretola, Bugiani non ha dubbi: “Certo, mi riferisco anche all’ampliamento dello scalo di Peretola, importante per lo sviluppo della Toscana. E’ notizia di questi giorni che il ministro Toninelli ha congelato i soldi che lo Stato doveva versare per la realizzazione di quest’opera”.

 

LS

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5 anni fa

Montagner