2 Febbraio 2019

Inchiesta della Procura sui presidi del Sì Cobas: chiesto l’obbligo di dimora per 6 attivisti. Il sindacato: “Grave attacco al diritto di sciopero”


La procura di Prato ha chiesto l’obbligo di dimora a Firenze, col divieto di uscire di casa dalle 19 alle 8, per sei attivisti sindacali di Sì Cobas. A renderlo noto la stessa rappresentanza sindacale che, preannunciando una conferenza stampa per il 4 febbraio, parla di “gravissimo attacco a Si Cobas, diritto di sciopero e libertà di organizzazione sindacale”. Secondo quanto spiega Luca Toscano, uno dei responsabili territoriali del sindacato e tra le persone per cui è stata chiesta la misura, Si Cobas è venuto a sapere della richiesta della procura, perché il pm ha fatto ricorso al tribunale del riesame dopo che per tre volte il gip ha respinto la richiesta dell’obbligo di dimora. Le accuse ipotizzate sono manifestazione non autorizzata e violenza privata. Il riesame dovrà decidere il 6 febbraio. L’indagine è partita dopo che a luglio scorso a Prato Si Cobas ha protestato contro il Panificio Toscano per questioni relative a contratti e condizioni di lavoro, con anche momenti di tensione con le forze dell’ordine. Sono seguite altre manifestazioni, tra cui una non autorizzata all’interno di un punto vendita di Unicoop, committente di Panificio Toscano, e nei confronti di due aziende cinesi.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments