25 Febbraio 2019

Povertà, il 7% della popolazione pratese più esposto al rischio usura


Circa il 7% della popolazione pratese vive in condizioni vicine alla povertà assoluta, con un Isee al di sotto di 6mila euro. Difficoltà nell’acquisto di generi alimentari o elettrodomestici di prima necessità sono solo alcune delle situazioni che le famiglie si trovano a scontare e in cui è più alto, potenzialmente, il rischio di cedere al fenomeno dell’usura.

A Prato va meglio rispetto alle città della costa, prima fra tutte Livorno, ma peggio dei comuni dell’area fiorentina. Il quadro di fragilità economica, aggiornato al 2018, è stato presentato da Irpet Toscana durante il convegno su Usura, sovra indebitamento e reati finanziari organizzato in Palazzo comunale. L’appuntamento è stato promosso dalla Seconda Commissione Consiliare sullo Sviluppo economico del Consiglio Regionale della Toscana, in collaborazione con la Commissione speciale di studio sui fenomeni di criminalità del nostro territorio e sulle possibili azioni di contrasto del Comune di Prato e gli Ordini professionali dei Commercialisti e degli Avvocati.

Il sindaco Matteo Biffoni ha sottolineato l’impegno del Comune di Prato in termini di prevenzione del fenomeno soprattutto attraverso l’istituzione – come prima città in Italia – dello sportello comunale contro il sovraindebitamento, OCC Terre di Prato , composto dai Comuni di Carmignano, Prato, Vernio, Vaiano, Cantagallo, Montemurlo, Poggio a Caiano e Calenzano, che fa parte della giurisdizione del Tribunale di Prato, aperto presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive Sueap di via Arcivescovo Martini, ogni venerdì mattina su appuntamento.

Il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi si è soffermato invece sui procedimenti per usura bancaria: casi in cui i cittadini ritengono di aver contrattato tassi usurai con le banche. Sono stati 10 nell’ultimo anno, dei quali 9 conclusi con una richiesta di archiviazione. Per le indagini ci si avvale di perizie contabili.

Il convegno è stata l’occasione per fare il punto su strumenti normativi e strategie di intervento, alla presenza delle forze dell’ordine e degli ordini professionali. In prima linea per la tutela dei più fragili, la Regione Toscana.

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