27 Febbraio 2019

Selfie sul tetto del vecchio ospedale, studenti rischiano la denuncia. Intanto nuovi intoppi nell’iter per la demolizione


Selfie sul tetto del vecchio ospedale, nel cuore della notte: bravate da adolescenti e giochi pericolosi che si ripetono nell’ex Misericordia e Dolce e per cui l’Asl Toscana Centro sta pensando di correre seriamente ai ripari.

Sarebbero state almeno tre le intrusioni da parte di gruppi di giovani, immortalate dalle telecamere di videosorveglianza: una nel 2018, le altre due nell’arco dell’ultimo mese. La più recente si è verificata la notte scorsa, tra lunedì e martedì. Vetrate rotte, fotografie col telefonino e corse sulle scale, fino – in alcuni casi – ad arrivare ai piani alti della maxi-struttura, esponendosi a gravi rischi: l’Azienda sanitaria sta valutando se procedere o meno con una denuncia nei confronti dei ragazzi.

Stando a quanto riferito dall’Asl, sulla base delle generalità acquisite nelle diverse circostanze dalla polizia, si tratterebbe di allievi del vicino Convitto Cicognini. Ma la preside Giovanna Nunziata, informata dall’Azienda, preferisce non sbilanciarsi. “Non ho avuto alcuna comunicazione da parte dei genitori ma stiamo facendo le opportune verifiche, anche con la Questura”, spiega Nunziata. “L’episodio del 2018 risale al 10 agosto – precisa la preside – ma in quell’occasione non potevano essere ragazzi del Cicognini perché erano tutti in vacanza”.

Intanto la dirigente scolastica ha interdetto per 15 giorni l’uso del campo da calcio a 5 della scuola, che confina con l’area dell’ex Misericordia e Dolce, proprio per impedire ai giovani di scavalcare. E garantisce massima severità qualora dovesse trattarsi dei suoi alunni: “Da un punto di vista disciplinare, non ci saranno sconti”, ripete la preside.

La demolizione dello scheletro del vecchio ospedale diventa dunque sempre più urgente. Ma l’assegnazione dei lavori per l’abbattimento del vecchio nosocomio si sta trasformando in una storia infinita. Dopo la revoca dell’incarico e l’esclusione della prima classificata in gara (Edil Moter di Roma, Daf Costruzioni stradali di Milano e Garc di Carpi) per irregolarità nella documentazione, arriva purtroppo il bis: anche al secondo raggruppamento di imprese (l’Ati del Debbio di Lucca, Ciclat Val di Cecina e Gruppo Sei) non potrà infatti essere affidato l’appalto. Tutta colpa di una dichiarazione mendace presentata da una delle ditte ausiliarie. Una mancanza grave che per il Codice degli Appalti prevede l’automatica esclusione. Si riparte quindi dalla terza ditta in graduatoria, sperando che sia la volta buona. Come spiega il responsabile unico del procedimento per l’Asl, l’ingegner Gianluca Gavazzi, “entro massimo un mese dovremmo, se tutto va bene, procedere con l’assegnazione immediata”.

Giulia Ghizzani

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