25 Febbraio 2019

Spari contro il ladro dopo il furto, indaga la Procura. Ascoltata la coppia arrestata che nega di aver tentato di investire i carabinieri


Si trova in carcere la coppia, marito e moglie, che la sera di sabato scorso è stata sorpresa dai carabinieri a rubare in una villetta di via Aietta a Poggio a Caiano. Secondo la ricostruzione fornita dai militari, l’uomo avrebbe tentato di investire i carabinieri, che hanno risposto aprendo il fuoco. Versione smentita dal diretto interessato, comparso stamani davanti al pm assieme alla moglie.
A dare l’allarme è stato il proprietario di casa, in quel momento assente, allertato sul proprio cellulare dal sistema anti-intrusione installato nella sua abitazione. I carabinieri, impegnati in una serie di controlli proprio per contrastare i furti nella zona, si sono portati sul posto sorprendendo i due malviventi: un uomo e una donna, di 30 e 27 anni residenti in un campo nomadi di Pistoia, entrambi pregiudicati. I due, incappucciati, stavano uscendo dalla villetta con la refurtiva in mano (borse, gioielli e soldi).
I militari hanno bloccato la donna, mentre il complice ha raggiunto l’auto parcheggiata nei pressi. E’ a questo punto che le due versioni non collimano.
Per i carabinieri l’uomo ha ingranato la retromarcia tentando di investire i due militari giunti sul posto, probabilmente per liberare la donna. E’ a quel punto che uno dei carabinieri ha esploso alcuni colpi di pistola verso la parte inferiore della vettura, colpendo l’uomo a un piede. Il malvivente ha cercato di fuggire, ma è andato a sbattere contro un muretto. Scappato poi a piedi è stato infine bloccato dai carabinieri.
L’uomo, soccorso da un’ambulanza del 118, è stato trasportato in ospedale per le due del caso. Adesso si trova in carcere assieme alla moglie con l’accusa di tentato omicidio e furto aggravato.
Durante l’interrogatorio di stamani, i due arrestati – assistiti dall’avvocato Antonio Bertei – hanno fornito una ricostruzione diversa dei fatti. L’uomo non avrebbe ingranato la retromarcia per investire i carabinieri, bensì si sarebbe trattato di una manovra necessaria per dirigersi verso la via di fuga. Inoltre ha detto di non aver riconosciuto i carabinieri perché questi, in borghese, non si sarebbero qualificati.
Al momento non risultano provvedimenti nei confronti dei carabinieri, visto che gli inquirenti propendono per la legitima difesa e l’uso legittimo delle armi. Probabilmente sarà disposta una perizia balistica per chiarire la dinamica dei fatti.

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max2
max2
5 anni fa

Voglio proprio vedere se vale più la parola di un pregiudicato colto in flagranza di reato ancora con la refurtiva in mano, oppure quella dei carabinieri.