28 Marzo 2019

Abusi su minore, il 2 aprile l’interrogatorio della donna: la difesa chiede la revoca degli arresti


E’ stato fissato per martedì 2 aprile l’interrogatorio di garanzia, davanti al gip di Prato, per la donna di 31 anni accusata di atti sessuali con minore e violenza sessuale e finita ieri agli arresti domiciliari. I legali della donna hanno intanto depositato stamani (giovedì 28 marzo) al tribunale del riesame la richiesta della revoca della misura di custodia cautelare.

Gli atti si sarebbero verificati quando il ragazzino non aveva ancora compiuto 14 anni sia a casa del giovane durante le ripetizioni che nell’appartamento della donna. La violenza per induzione – secondo la Procura – sarebbe invece maturata dopo il compimento dei 14 anni, quando – di fronte all’intenzione del ragazzo di interrompere la frequentazione – la donna lo avrebbe tempestato di messaggi minacciando il suicidio se la relazione si fosse interrotta. La richiesta della misura cautelare è scattata sia per il pericolo di inquinamento delle prove che per il rischio di reiterazione di delitti simili.

La paternità del secondogenito della donna è stata attribuita dal test del dna all’adolescente, che all’epoca del concepimento aveva da poco compiuto 14 anni. E sempre il test del Dna ha confermato, invece, che il marito della 31enne arrestata è il padre del primogenito, 11 anni, della coppia di coniugi. L’uomo è indagato dalla procura di Prato per l’ipotesi di reato di alterazione di stato, con riferimento alla falsa dichiarazione di paternità per il bimbo, nato l’anno scorso, che la moglie ha avuto dal 15enne con cui aveva una relazione.

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