8 Marzo 2019

Un incontro sulle cure palliative tra medicina, etica e spiritualità


Cure palliative e hospice. Un tema complesso che tocca le corde profonde della vita, compreso il suo senso, e che sarà trattato sabato 9 marzo attraverso le lezioni di medici, religiosi, esperti di bioetica e di diritto. L’evento è in programma nella sala conferenze di Santa Maria della Pietà a partire dalle 8,30 e per l’intera mattina. È organizzato dalla Diocesi, dalle associazioni di medici e di operatori sanitari cattolici, e dalla Comunità dei Ricostruttori. Responsabile scientifica Maria Nincheri Kunz.
Il punto di partenza si riassume nelle parole del teorico della legge olandese sull’eutanasia, oggi certo che questa si poteva evitare con l’attuazione delle cure palliative. La domanda, che tocca la coscienza e interroga i progressi della scienza e in particolare della medicina. La domanda è però una: quando?
La lunga conferenza, che attribuirà anche crediti formativi a operatori sanitari e medici, cercherà di fornire la risposta possibile allo stato delle attuali conoscenze dettate dallo stato della ricerca scientifica, ma anche di quella in chiave umana, giuridica ed etica.
Le cure palliative, del resto, riguardano il fine vita di neonati pretermine, bambini gravemente ammalati, persone affette da Alzheimer, Parkinson, Sla così come soggetti in stato vegetativo, oltre ai pazienti in stato terminale. Appropriatezza clinica e proporzionalità delle cure evitano l’accanimento terapeutico, che si prospetta quando il trattamento è futile, straordinario, sproporzionato e oneroso. Da un lato, c’è la necessità di desistere da trattamenti inutilmente invasivi che servirebbero solo ad un prolungamento precario e penoso della vita, in soggetti terminali, per i quali scopo delle cure palliative è appunto il controllo del dolore e degli altri sintomi, comprese le problematiche psicologiche, familiari, sociali e soprattutto spirituali.

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