9 Aprile 2019

Sicurezza, stabili i reati denunciati alla Questura: aumentano furti nelle abitazioni e spaccio. In calo gli scippi


Reati pressoché stabili. Aumentano furti in abitazione e spaccio, diminuiscono invece gli scippi. E’ questa in estrema sintesi la fotografia che emerge dai dati forniti dalla Questura di Prato relativi all’attività del 2018 e dei primi tre mesi di quest’anno. Il bilancio è stato fatto stamani alla vigilia della Festa della Polizia di Stato, in programma domani mercoledì 10 aprile all’auditorium della Camera di Commercio, che verrà trasmessa in diretta su TV Prato a partire dalle ore 10,30.
Nel 2018 i reati denunciati alla Questura sono stati 3893, oltre 400 in più del 2017. Se però si paragona l’andamento del primo trimestre dello scorso anno con lo stesso periodo del 2019, la situazione è sostanzialmente stabile con un lieve incremento di 14 reati. In totale le persone denunciate dal 1° marzo 2018 al 31 marzo di quest’anno sono state 1048. 112, invece, quelle arrestate dalla Polizia.

Ad aumentare sono soprattutto i furti in abitazione (101 nel primo trimestre del 2019 rispetto ai 79 registrati nello stesso periodo del 2018) e i reati legati allo spaccio di stupefacenti (da 19 a 31). Segno più anche per le truffe e le frodi informatiche che sono passate da 44 a 64. Diminuiscono i furti ai danni di esercizi commerciali (da 82 a 31) e auto in sosta (da 96 a 57). Segno meno anche per gli scippi (da 13 denunce nel primo trimestre del 2018 a 7 nei primi tre mesi di quest’anno).

Per rispondere in particolare all’incremento dei furti in abitazione e di altri reati predatori, la Questura ha intensificato la presenza sul territorio anche attraverso agenti in borghese, soprattutto nelle zone più calde. A breve, inoltre, sarà siglato un protocollo di collaborazione con i gruppi di vicinato nati in varie parti della città, con il coordinamento della Prefettura.

Intensificato anche il contrasto all’immigrazione clandestina con 42 espulsioni, 111 trasferimenti presso i Centri di permanenza per i rimpatri, 258 ordini del Questore a lasciare il territorio nazionale e 55 espulsioni non eseguite però per la mancanza di documenti validi per l’espatrio o di posti nei Centri di identificazione ed espulsione.

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