28 Maggio 2019

Verso il ballottaggio: comincia il valzer delle alleanze, Spada flirta con Garnier e Milone


Diecimila ottocento voti. Sono quelli che separano Matteo Biffoni da Daniele Spada. Un vantaggio che il sindaco in carica spera di mantenere anche solo per un voto nel ballottaggio del 9 giugno e che invece il candidato del centrodestra punta a recuperare in queste due settimane col tetris delle alleanze. Per farlo dovrà ricorrere a patti con alcuni degli altri candidati, stringendo accordi che possano portare voti in cambio magari di un ruolo nella futura giunta.
I nomi tra cui pescare sono principalmente due: Aldo Milone e Marilena Garnier, un bacino di 6600 potenziali voti, stando al risultato del primo turno.
Anche aggiungendo i voti di Emilio Paradiso e supponendo che tutti gli elettori di Garnier, Milone e Paradiso tornino a votare per il candidato del centrodestra, Spada non riuscirebbe comunque a colmare il divario, almeno sulla carta.
Marilena Garnier – eletta nella lista civica di Biffoni 5 anni fa – ha già dato il suo placet all’alleanza con Spada. Più che possibilista anche Aldo Milone. Emilio Paradiso da parte sua ha fatto sapere che il suo appoggio a Spada non è scontato, di essere disposto al dialogo di fronte ad una condivisione dei punti principali del programma della Lega Toscana, terrapieno del Soccorso in primis.
Più difficile capire cosa faranno i 5 stelle. I 6491 voti di Maioriello potrebbero essere il vero ago della bilancia. Posto che non stringeranno alleanze con nessuno dei due candidati, di fronte ad una mancata indicazione di voto molti potrebbero astenersi, ma qualcuno potrebbe anche andare a votare, per chi resta un rebus.
Per Biffoni invece resterebbe solo l’eventuale sostegno dei Comunisti Pratesi e di Prato in Comune, che pure hanno raccolto insieme 1600 voti al primo turno.

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