5 Giugno 2019

Nasce “Con’Me”, il polo per la medicina complementare


Un polo per la medicina complementare che integra specialisti e discipline anche della medicina classica con l’obiettivo di mettere al centro la persona. Si chiama CON’ME e a tenerlo a battesimo sono gli Studi Medici Galilei, che ad appena un anno dall’apertura e dopo aver inaugurato il servizio di riabilitazione psico-nutrizionale, realizzano il progetto di un centro di medicina che fa dialogare medici e professionisti. Attraverso un percorso di qualità, fondato su protocolli operativi, CON’ME affronta il paziente nella sua interezza fisica e psicologica, offrendo sia le prestazioni tradizionali che quelle complementari necessarie alla diagnosi e alla terapia.

La novità è stata presentata questa mattina, nella sede pratese degli Studi Medici Galilei (via Umberto Terracini, 5), dall’amministratore Antonio Cirri e dai medici che collaborano al progetto: Francesca Raffaelli, agopuntrice, Giovanni Elio Rossi, omeopata, Carlo Salvatore Di Nuccio, fitoterapista, omeopata e agopuntore e Filippo Giovannoni, osteochinesiologo.

“Il polo, che si propone come uno dei punti di riferimento per la medicina complementare a Prato, è nato da un’esigenza precisa – sottolinea Cirri –  Nel corso del primo anno di vita degli studi medici infatti i pazienti mensili delle terapie di questo genere sono passati da 11 (maggio 2018) a circa 40 (maggio 2019), un segnale da cogliere”. Già all’apertura infatti al centro operava un medico agopuntore e poco dopo arrivò anche l’omeopatia. Adesso il gruppo si è arricchito anche delle figure di osteochinesiologo e fitoterapista, ma il centro ha in animo di crescere anche grazie all’apporto di altri professionisti che vorranno sposare il progetto.

“L’approccio diagnostico e terapeutico utilizzato a CON’ME consiste nel prendere in carico il paziente nella sua interezza, metodo riconosciuto sempre più anche dalla letteratura scientifica – aggiungono Raffaelli e Rossi –  Il lavoro di equipe infatti è quello che fornisce i migliori risultati, mentre il medico di base rimane la figura di riferimento, in quanto conosce bene il paziente, non solo dal punto di vista patologico, ma anche psicologico e sociale”.

Le discipline offerte vanno dall’agopuntura – con le varie tecniche come la moxibustione, il martelletto fior di prugna e l’auricolopuntura – all’omeopatia, l’omotossicologia, la fitoterapia, le terapie manuali, l’osteochinesiologia e l’approccio psicologico. Le indicazioni per queste terapie sono varie: controllo del dolore (schiena, cefalea, dolore alle articolazioni), trattamento della fibromialgia, sostegno al malato oncologico (effetti collaterali della chemio e radioterapia, soprattutto nausea e vomito), controllo dell’insonnia, supporto nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare e a in ambito ginecologico, comprese gravidanza e menopausa. Il percorso osteochinesiologico segue il paziente per le varie patologie osteomuscoloscheletriche e in ambito neurologico si applica al trattamento degli esiti dell’ictus.

In Toscana le strutture regionali di riferimento per le medicine complementari sono quattro: la medicina tradizionale cinese Fior di Prugna e la medicina integrativa a Firenze, l’ambulatorio di omeopatia a Lucca e il centro di medicina integrata a Pitigliano. A Prato esiste un centro ospedaliero di medicina complementare, orientato soprattutto all’agopuntura, attivo già dal 2005. Nel 2018 ha effettuato circa 200 visite per trattamenti di agopuntura e di altre tecniche per circa 1.500 prestazioni.

Agli Studi Galilei, come si è già accennato, è attiva anche la riabilitazione psico-nutrizionale per i disturbi dell’alimentazione e dell’obesità. Ogni paziente è inserito in un programma personalizzato di recupero con un’equipe multidisciplinare, che integra terapie mediche e nutrizionali, psicoterapia e fisioterapia individuale e di gruppo.

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