18 Giugno 2019

Per sette anni violenta la figlia: pesante condanna per il babbo orco e per la moglie


Ha abusato della figlia per sette anni, arrecando nella bambina un tale stato di prostrazione e sofferenza che l’hanno spinta prima a compiere atti autolesionistici, poi a tentare il suicidio. Il babbo orco, un cittadino pakistano di 54 anni, è stato condannato a 12 anni di reclusione e assieme a lui è stata condannata ad una pena di 7 anni la moglie, una connazionale di 40 anni. La donna, che aveva ricevuto le confidenze della figlia, non avrebbe fatto niente per impedire che le violenze sessuali proseguissero. La sentenza del Tribunale di Prato, con rito ordinario, prevede anche il ritiro della potestà genitoriale ed è stata ancora più severa delle richieste del pubblico ministero Laura Canovai che aveva chiesto rispettivamente pene di 10 e 6 anni.
Le indagini erano scattate due anni fa quando la ragazzina, all’epoca tredicenne, si gettò dal terrazzo della propria abitazione. Un gesto che i genitori cercarono di far passare per un tentativo di fuga per andare a un concerto, ma che in realtà fu rivelatore della disperazione della tredicenne, da sette anni costretta a subire, quasi quotidianamente, le violenze sessuali del padre, il quale, secondo l’accusa, dopo il tentativo di suicidio della figlia, avrebbe continuato a molestarla quando si trovava immobilizzata a letto.

Furono gli assistenti sociali a raccogliere per primi lo sfogo della vittima; le indagini hanno poi chiarito i contorni della drammatica vicenda contestando anche alla madre della bambina il concorso nel reato, per non averne impedita la consumazione, nonostante la donna fosse tenuta a tutelare la figlia, quale esercente la potestà genitoriale. La vittima, assistita dall’avvocato Barbara Mercuri, è adesso accolta in una struttura protetta.

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