24 Giugno 2019

Rispetto dei diritti dei lavoratori: il Comune chiede un incontro al prefetto


E’ stato richiesto questa mattina un incontro alla Prefettura per affrontare insieme il tema dei controlli nelle aziende e in particolare la necessità di una maggiore presenza degli organi preposti alla verifica del rispetto dei contratti e dei diritti dei lavoratori: “Lo chiediamo da anni, è fondamentale che lo Stato intervenga con maggiori controlli nel rispetto delle regole del mondo del lavoro e dei diritti dei lavoratori – sottolinea l’assessore alle Politiche della cittadinanza Simone Mangani -. Quanto è accaduto negli ultimi giorni è solo il segnale di una situazione che denunciamo da tempo, per la quale il potenziamento della Guardia di Finanza, degli uffici territoriali di Inail, Inps e ispettorato del lavoro con un incremento degli organici è imprescindibile. Per questo abbiamo richiesto un incontro al Prefetto per discutere della situazione e dei recenti fatti accaduti in alcune aziende del territorio”.

La tutela dei diritti dei lavoratori è centrale per l’amministrazione e il Comune di Prato presso i propri uffici di via Roma 101 ha anche attivo uno sportello dedicato per i lavoratori che volessero denunciare casi di sfruttamento. Proprio un anno fa Procura e Comune firmarono un protocollo d’intesa per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori e prevenire per quanto possibile gli infortuni. Per prevenire le irregolarità e assicurare che le attività lavorative si svolgano nel rispetto delle norme, è stata attivata da tempo una importante collaborazione inter-istituzionale tra Comune di Prato e Procura della Repubblica, Questura, Prefettura, Asl, Regione Toscana e forze dell’ordine. “Le aziende non possono esternalizzare i costi di impresa sui lavoratori, così come non possono farlo sull’ambiente o giocando sul rispetto delle regole: tutti gli imprenditori sanno che questi costi devono restare in capo alle aziende. – conclude Mangani – Noi vogliamo che il diritto al lavoro sia garantito al 100% sul nostro territorio e per questo chiediamo allo Stato di intervenire e farsi carico delle proprie responsabilità. Il Comune farà la propria parte”.

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