Quella lanciata da Daniele Spada, il candidato del centrodestra al ballottaggio, è una vera e propria “rivoluzione dei parcheggi”. Il cuore della proposta è costituito dall’eliminazione delle strisce blu in gran parte della città: i parcheggi a pagamento sarebbero lasciati solo nel centro storico e immediatamente a ridosso della cinta muraria (ad esempio in piazza Ciardi e in via Pomeria), mentre nelle periferie e in direttrici come viale della Repubblica, via Valentini, viale Montegrappa e via Ferrucci i parchimetri sarebbero aboliti. “Vogliamo dare una scossa al sistema della sosta in città – ha dichiarato Spada -, i cittadini devono essere sgravati da questo peso”. In ballo la scomparsa di qualche migliaio di posti a pagamento nonché di minori entrate (si ricorda che il servizio delle soste è gestito da Consiag Servizi Comuni, partecipata del Comune), anche se il candidato ammette: “Abbiamo fatto solo stime di massima, taglieremo o troveremo risorse da altre parti”. Anche i parcheggi all’interno del centro storico saranno rivisti e Spada parla di “rimodulazione delle tariffe”. Così come ci si ripromette di metter mano al sistema dei varchi, che Spada intende sostituire con i dissuasori a scomparsa, che “inducono meno in errore residenti e turisti”, specifica il candidato. Infine, la proposta di un permesso unico per chi si sposta regolarmente dalla periferia al centro: “penso, per esempio, ad un nonno che deve andare tutti i giorni a stare col nipote e viene in centro: è ingiusto che paghi il ticket”. Ancora tutto da pensare il regolamento, le motivazioni e i criteri di accesso alla cifra forfettaria annua da pagare per acquisire questa autorizzazione per la sosta in centro, per la quale Spada spiega di essersi ispirato ai programmi elettorali di Aldo Milone e di Emilio Paradiso, oggi presenti con lui alla conferenza stampa.
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