2 Luglio 2019

Come fondare una startup innovativa in Toscana: strumenti utili e opzioni di finanziamento


Negli ultimi anni in Toscana sono state adottate varie misure per aiutare le piccole e medie imprese e, in particolar modo, le startup innovative fondate da giovani ambiziosi. Ma cos’è una startup innovativa e come aprirla? Vediamolo insieme!

La parola “startup” deriva dall’inglese e indica la prima fase di un’azienda, corrispondente alla sua nascita. Una startup è pensata per crescere in modo esponenziale in un periodo di tempo breve. Si caratterizza per una serie di proprietà, come la temporaneità (non si è startup a vita ma solo per un periodo di tempo limitato), oltre alla replicabilità e alla scalabilità del modello di business. La scalabilità fa riferimento alla proprietà di crescita veloce di cui abbiamo parlato in precedenza, mentre la replicabilità vuol dire che lo stesso modello di business può essere ripetuto in varie parti del mondo senza grandi rischi.

I requisiti da avere per essere una startup innovativa

Una startup innovativa crea e vende prodotti o servizi ad alto valore tecnologico. Per essere una startup innovativa bisogna possedere i seguenti requisiti:

  1. Operare in un settore caratterizzato da un alto livello d’innovazione;
  2. avere sede fiscale in Italia o in Europa con almeno una filiale nello Stato italiano;
  3. non nascere da fusione o scissione di una precedente società;
  4. operare da non più di cinque anni;
  5. non distribuire utili;
  6. La produzione annua a partire dal secondo anno d’attività non deve essere superiore a 5 milioni di euro;
  7. le spese in ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori al 15% del maggior valore fra costo della produzione e valore della produzione;
  8. almeno un terzo del team deve essere composto da dottorandi o dottori di ricerca mentre il resto deve avere almeno una laurea magistrale;
  9. essere titolare di un brevetto registrato.

Se si è riconosciuti come startup innovativa si può avere accesso a una serie di agevolazioni dal punto di vista fiscale, fra i quali l’esonero dal pagamento dell’imposta di bollo, oltre ad altri finanziamenti di cui tratteremo in un secondo momento.

Come fondare una startup innovativa

Prima di tutto bisogna analizzare il mercato di riferimento e mettere a punto un’idea che soddisfi una particolare esigenza di mercato. Successivamente, bisogna compiere tre passaggi fondamentali:

  1. costituire una società di capitali affidandosi ad un notaio oppure usando la piattaforma online, in modo da ottenere lo statuto e l’atto costitutivo;
  2. dichiarare l’inizio della propria attività;
  3. iscriversi al Registro delle imprese ed in particolar modo alla sezione che comprende le startup innovative

Le startup innovative e il problema della fatturazione

Gestire la fatturazione di una startup può essere stressante per una startup perché si ha un numero di lavoratori e di risorse economiche piuttosto limitato. Oltre al problema del denaro, si aggiunge quello del tempo. Una startup innovativa ha bisogno di concentrarsi sulla ricerca e sullo sviluppo, per questo motivo è buona prassi utilizzare un programma di fatturazione che permette di creare fatture in meno di un minuto. In questo modo, ad esempio, la numerazione delle fatture sarà gestita automaticamente dal software ed inoltre sarà possibile vedere in tempo reale se il cliente ha già visualizzato la fattura. Oltre a ciò, si potrà avere accesso alle fatture in ogni momento e ovunque ci si trovi, basta utilizzare il sito web o scaricare l’app disponibile per Android e iOs.

Finanziamenti a tasso zero per le startup innovative in Toscana

In Toscana sono state introdotte varie misure per incentivare l’innovazione nell’imprenditoria della regione offrendo sostegno economico tramite finanziamenti a tasso zero alle startup, in particolar modo alle startup innovative fondate da giovani. La durata del finanziamento è di 8 anni con un preammortamento di 24 mesi e il rimborso avviene in rate semestrali. Possono presentare domanda le piccole imprese costituitesi nei tre anni precedenti alla data di presentazione della domanda di accesso all’agevolazione. L’azienda può operare in una delle seguenti categorie:

  1. attività manifatturiere;
  2. costruzioni;
  3. commercio all’ingrosso e al dettaglio;
  4. trasporto e magazzinaggio;
  5. riparazione di veicoli;
  6. fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria condizionata;
  7. fornitura di acqua;
  8. attività di gestione dei rifiuti;
  9. istruzione;
  10. sanità;
  11. informazione e comunicazione;
  12. estrazione di minerali;
  13. settore turistico e ristorazione
  14. attività tecniche e scientifiche;
  15. attività sportive, artistiche o d’intrattenimento;
  16. altre attività o servizi.

Per maggiori informazioni sul tipo di agevolazione si fa riferimento al sito della regione Toscana e alla piattaforma Toscana Muove.

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