L’ex vicesindaco Simone Faggi è il nuovo capo di gabinetto del sindaco. Faggi è stato assunto a tempo determinato a seguito della procedura comparativa disposta dal Comune.
Tutti gli altri 9 candidati non sono stati ammessi alla procedura in quanto privi dei requisiti stabiliti, tra i quali figurava il possesso di un’esperienza almeno quinquennale presso gli uffici di collaborazione diretta di presidenti delle Province, di sindaci o di assessori di enti territoriali.
L’individuazione è stata fatta direttamente dal sindaco sulla base dei curricula presentati dai candidati. Faggi sarà operativo dal 1 agosto. L’incarico avrà durata fino alla scadenza del mandato del sindaco.
“Finalmente dopo la pubblicazione del bando per l’incarico di Capo di Gabinetto, è stata posta la parola fine a questa sceneggiata. Il vincitore è risultato l’ex vice sindaco Simone Faggi. Un vincitore già annunciato quando fu pubblicato il bando. Gli altri 9 partecipanti non avevano i requisiti, secondo una pseudo commissione. Questa è la barzelletta del secolo e mi dispiace che, chi ha partecipato a questo bando, si sia illuso di poter avere una minima speranza di essere vincitore. Non nego il rapporto fiduciario che ci deve essere tra il sindaco e il Capo di Gabinetto però bastava modificare il regolamento comunale che prevede il bando di gara e assegnare l’incarico direttamente con l’articolo 90 e non mettere in scena questa farsa. Come pure sembra strano aggiungere allo stipendio ulteriori emolumenti che raggiungono la cifra di 26.000 euro” ha commentato Aldo Milone di Prato libera e sicura.
Se avesse fatto l’assegnazione con l’art.90 sarebbe stato criticato per l’assegnazione ad personam, ha fatto il bando ed è una farsa.
Fate come Marzullo, fatevi la domanda e datevi la risposta: perchè i pratesi ci hanno mandato a casa?
La farsa mi sembra l’intervento di Milone