17 Agosto 2019

Celebrato l’anniversario della morte di Francesco Datini. A Lisbona una mostra nel segno del Mercante VIDEO


Prato ricorda Francesco di Marco Datini, il mercante simbolo della città e della sua capacità di guardare al futuro con intraprendenza. L’Amministrazione comunale e la Fondazione Casa Pia dei Ceppi hanno celebrato stamani il 609° anniversario della morte dell’illustre concittadino. Datini fu commerciante di livello internazionale, il primo nella storia a istituire un sistema di aziende, una sorta di holding a cavallo tra 1300 e 1400, aprendo manifatture a Pisa, Prato, Genova, Barcellona, Valenza, Maiorca e Avignone. La morte è avvenuta il 16 agosto 1410, ma tradizionalmente la Messa di suffragio viene celebrata il giorno 17 perché in questa data si svolse il funerale di Datini.
Alle 9.30 in piazza del Comune è stata deposta una corona d’alloro al monumento a lui dedicato, scolpito da Antonio Garella, che ritrae il mercante mentre porge il proprio testamento ai poveri, ai quali lasciò tutti i suoi beni per un valore di oltre 100mila fiorini d’oro, una fortuna per l’epoca: alla deposizione hanno preso parte l’assessore Flora Leoni con il Gonfalone del Comune e Walter Bernardi, presidente della Fondazione Casa Pia de’ Ceppi.
A seguire Mons. Nedo Mannucci ha celebrato una Messa di suffragio nella chiesa di San Francesco, dove si trovano le spoglie mortali del celebre mercante pratese, custodite dalla lastra tombale, realizzata dallo scultore fiorentino Niccolò di Pietro Lamberti, recentemente restaurata. Ed è stata l’occasione per presentare anche il restauro di due Tabernacoli fatti costruire da Datini: quello cosiddetto della “Madonna del Ceppo” all’angolo tra Via Ser Lapo Mazzei e Via Rinaldesca, e quello cosiddetto “della Romita”, all’angolo tra Via Marco Roncioni e Via Roma.
A fare notizia è anche l’imminente mostra del “Museu Nacional de Arte Antiga” di Lisbona, nella quale faranno bella mostra di sé altre opere d’arte risalenti a Datini, come le sinopie che affrescavano la facciata di Palazzo Datini.

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