6 Agosto 2019

Disservizi Motorizzazione, prendere la patente è un’impresa: “Il 30% dei richiedenti dovrà rifare il foglio rosa. Situazione al collasso”


“E’ da tanto tempo che solleviamo a ogni livello l’insostenibile situazione in cui versa la motorizzazione civile di Firenze e Prato. Purtroppo siamo inascoltati e chi dovrebbe risolvere le questioni non pare interessato a fornire un servizio civile ai cittadini e alle imprese” così Roberto Tegas, Presidente di Confartigianato Trasporti Firenze e Toscana e vice Presidente nazionale, sulla situazione della motorizzazione civile all’Osmannoro, che dopo la chiusura – alcuni anni fa – degli uffici pratesi all’Interporto, è diventata il punto di riferimento anche per gli utenti dell’intera provincia di Prato.
“I disservizi più eclatanti – puntualizza Tegas – sono i lunghissimi tempi di attesa per le revisioni o anche solo per richiedere informazioni, almeno 2 ore, per non parlare di un call center che è praticamente inesistente. Le chiamate sono sottoposte a un rimbalzo di linea continuo dove non c’è mai nessuno in grado di fornire risposte utili o anche minime informazioni. In pratica il cittadino non ha mai mai modo di parlare con qualcuno che abbia responsabilità e/o competenze necessarie. C’è poi il trattamento incivile che viene riservato agli autotrasportatori – aggiunge Tegas -. E’ accaduto anche a me. Il martedì dovrebbe essere il giorno di apertura degli uffici riservato a chi è iscritto dell’albo degli autotrasportatori, ma puntualmente il martedì, ogni martedì, non c’è neanche una persona a ricevere il pubblico”. Altro grave problema è la lista di attesa per le revisioni di autotreni: “A volte la prenotazione è a 7 mesi oltre la scadenza, assurdo”
Ma la lista è lunga. Il disservizio più grave riguarda l’esame di guida. “Ormai le assegnazioni della motorizzazione sono calate al 15% dei fogli rosa esaminabili – continua Tegas – ovvero alcuni allievi non avranno neanche una possibilità d’esame, al contrario di quanto previsto dall’articolo 121 del Codice della Strada che parla di due possibilità per candidato. Il cittadino dovrà quindi spendere altri soldi per ripresentare un’altra domanda alla motorizzazione, accollandosi le spese del disservizio e aspettando altri 6 mesi per fare un’altra prova”.
Lo sportello virtuale dedicato agli operatori professionali, poi, “ha la casella di posta elettronica sempre piena e l’unico operatore è sempre impegnato a svolgere altre mansioni a causa dello scarso organico della motorizzazione. Quindi, se un allievo vuole cambiare categoria della patente o correggere un dato sul proprio foglio rosa è costretto ad aspettare mesi e rischia di non poter fare l’esame.”
Un problema di organizzazione generale, che si riflette sui cittadini. “Basta vedere il modo in cui le autoscuole sono costrette a lasciare le proprie pratiche. Abbandonate in delle feritoie non controllate e senza poter avere una ricevuta di consegna, così se vengono perse la colpa non è di nessuno e le spese saranno a carico dell’autoscuola”. Non da ultimi i bagni per il pubblico, “indecenti”
“E’ evidente che c’è uno scollegamento totale tra chi dovrebbe dirigere e chi dovrebbe fornire i servizi allo sportello. Manca il personale sia per numero sia per qualità professionale. Abbiamo bisogno di più tecnici e di meno burocrati, perché è proprio questa burocrazia eccessiva e inefficiente che sta uccidendo giorno dopo giorno il nostro settore” conclude il Presidente di Confartigianato Trasporti Firenze e Toscana e vice Presidente nazionale .

 

Nei giorni scorsi i disservizi della Motorizzazione civile di Firenze erano stati denunciati anche dal deputato Gabriele Toccafondi, dal consigliere comunale della Lista Biffoni Giacomo Sbolgi e dal rappresentante di Avanti Firenze Francesco Grazzini. “Abbiamo ascoltato rappresentati sindacali delle autoscuole e a luglio le autoscuole fiorentine avevano 7.646 fogli rosa attivi di persone pronte ad effettuare la prova pratica di guida e che avevano quindi già passato l’esame teorico – mette in fila i numeri Francesco Grazzini – . Le scuole guida hanno richiesto 2600 esami di guida, individuandoli come pronti e soprattutto persone a cui stava scadendo il foglio rosa, ma alla luce delle carenze di organico gli esami assegnati sono stati solo 1.297”.
“Una situazione che si complica anche per i cittadini pratesi e per le autoscuole della zona – aggiunge Giacomo Sbolgi consigliere comunale della Lista Biffoni – “Si calcola che circa il 60% delle richieste di esame pratico viene soddisfatto e un grosso calo è arrivato nei periodi in cui non sono stati inviati esaminatori da altre regioni.”
“Per capire la situazione di collasso della sede della motorizzazione – aggiunge Toccafondi – occorre comprendere bene questi numeri. Ha dato l’esame il 17% degli aventi diritto e il 55% dei richiedenti. Circa il 30% di queste persone dovranno rifare il foglio rosa perchè nei sei mesi di validità non hanno avuto la possibilità di svolgere la prova di guida perchè gli esaminatori inviati dalla motorizzazione sono pochi”.
“Ma anche per coloro che decidono di fare l’esame direttamente alla motorizzazione la situazione è pressoché uguale – precisa Grazzini – e l’esame pratico viene ormai fissato sempre più vicino al sesto mese. Ma veder scaduto il foglio rosa e doverlo rifare ha un costo di 140 euro circa tra certificati medici, circa 80 euro, bollettino al Ministero dei trasporti, circa 27 euro e marche da bollo statali per circa 33 euro. Tutti costi aggiuntivi a carico di cittadini che non hanno alcuna colpa se non quella di non poter disporre di un servizio efficiente da parte della motorizzazione”.
“Per non parlare di chi deve fare altre pratiche direttamente alla motorizzazione- aggiungono Toccafondi Sbolgi e Grazzini -. Dai racconti raccolti non è raro il caso di persone che hanno preso ferie al lavoro e non sono riusciti ad effettuare la pratica dovendo ritornare, per non parlare della quasi impossibilità a mettersi in contatto attraverso il centralino e degli orari degli sportelli ridotti. Tutte questioni raccolte in questi giorni dopo che abbiamo denunciato pubblicamente la situazione della motorizzazione di Firenze-Prato”.
“Senza personale e con una mole enorme di pratiche da sbrigare la Motorizzazione civile di Firenze è oramai prossima al definitivo collasso, eppure il Ministero dei Trasporti non trova soluzioni strutturali ma solo toppe che non riusciranno a evitare seri danni a migliaia di cittadini fiorentini” concludono Toccafondi, Francesco Grazzini e Giacomo Sbolgi.

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