Per mesi ha tormentato la ex compagna con minacce, pedinamenti e anche percosse, fino a che la donna, una settimana fa, ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri. In tempi rapidissimi la Procura ha chiesto e ottenuto la misura cautelare in carcere per lo stalker, un 29enne marocchino che si trova ora alla Dogaia. Vittima delle sue attenzioni morbose è una connazionale di qualche anno più giovane, con la quale negli anni aveva intrecciato una relazione, più volte interrotta e ripresa. La donna che in alcuni periodi aveva convissuto con il 29enne aveva deciso recentemente di mettere fine alla storia, durante la quale il compagno aveva mostrato la sua indole violenta: minacce, schiaffi e un tentativo di strangolamento con una maglia sono alcuni degli episodi denunciati dalla vittima, che in alcune circostanze si è recata al pronto soccorso per farsi refertare. Tra i fatti più gravi c’è quello di essere passato sopra ad un piede della ex, guidando la propria auto, dopo una serata in discoteca. L’ultimo episodio, che ha convinto la vittima a denunciare, sono state le minacce che l’uomo le ha fatto raggiungendola a casa di un’amica dopo averla pedinata. Considerata anche la pericolosità sociale del soggetto, il pubblico ministero Laura Canovai ha chiesto e ottenuto dal gip la custodia cautelare in carcere del persecutore.
Casi come questo, nei prossimi giorni, saranno trattati con le nuove norme che hanno modificato il codice penale e il codice di procedura penale. Il 9 agosto, dopo l’approvazione in Parlamento, entrerà infatti in vigore il cosiddetto Codice rosso: un pacchetto di provvedimenti che imprimono un giro di vite a reati commessi in contesti familiari o nell’ambito di rapporti di convivenza. Tra le novità introdotte, vi è la previsione di una corsia preferenziale per lo svolgimento delle indagini, che saranno più rapide, e un aggravamento delle pene per reati come lo stalking (dall’attuale previsione da 6 mesi a 5 anni, si passerà ad una pena detentiva compresa fra 1 anno e 6 anni e 6 mesi) e la violenza sessuale (le pene passano a 6-12 anni, rispetto all’attuale reclusione minima di 5 anni e massima di 10 anni).
