4 Settembre 2019

434mila euro di debiti, Cgfs srl in liquidazione: tocca al Comune ripianare il deficit


Cgfs srl è in liquidazione, gravato da 434mila euro di debiti. La società che gestisce le piscine pratesi deve fare i conti con i bilanci in rosso. Il passivo è la somma dei deficit accumulati in questi 4 anni. Il prezzo sempre più alto delle utenze, i rinnovi contrattuali del personale, i costi di manutenzione degli impianti, ma anche i crediti che non riscuoterà mai dalle società che usavano le piscine e che sono fallite sono le cause principali del disavanzo. Solo per dare qualche numero tra il 2017 e il 2018 la società ha speso 51mila euro in più per il gas, 21mila per l’acqua e 35mila per la manutenzione. A questi si sommano i 76mila euro di crediti andati in fumo per il fallimento di chi avrebbe dovuto pagare e mai pagherà.
Cgfs srl è il braccio operativo di Cgfs Asd, di cui fanno parte i comuni della provincia (ad eccezione di Cantagallo) e gli enti di promozione sportiva. I soci non hanno voluto ripianare il deficit e così è scattata la messa in liquidazione. Finora le toppe le aveva messe proprio Cgfs Asd con propri finanziamenti, una volta terminato il tesoretto si è dovuto fare i conti col debito. Tra i creditori
figurano Estra, Publiacqua, i manutentori, ma anche i dipendenti per la quota relativa all’accantonamento del tfr.
Cgfs srl si era aggiudicata il bando di gestione con un’offerta al ribasso del 26%. Ha offerto un servizio con tariffe basse, dovendo spesso mettere mano ad impianti datati che hanno richiesto manutenzione continua. Senza contare i mancati proventi derivanti dalle chiusure temporanee delle piscine per i guasti o per gli incidenti, come nel caso del cedimento del pallone di copertura di via Roma. Anche per questo a marzo ha chiesto aiuto al Comune, appellandosi ad un articolo del contratto di gestione in cui si specifica che tocca al Comune intervenire quando si verifica un “aumento degli oneri gestionali non dipendenti da fatti o comportamenti imputabili al gestore pari al 10% rispetto all’anno precedente”.
Secondo la società la cifra dovuta sarebbe di 426mila euro, soldi che avrebbero in pratica ripianato il disavanzo. Ma il Comune ha preso tempo e i soldi nel frattempo non sono arrivati.
A fine anno scadrà la gestione e il Comune dovrà indire un nuovo bando per individuare un altro gestore. Grazie alla clausola di salvaguardia i dipendenti attuali non perderanno comunque il posto di lavoro e saranno riassorbiti dal prossimo gestore.

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Alberto
Alberto
4 anni fa

Ma ora ci pensa la lista dello sport…. Tranquilli