11 Settembre 2019

Buzzi Lab, mozione del Pd impegna la Regione ad attivarsi con il governo. E Silli scrive un’interrogazione al ministro


Il consiglio regionale interviene sul futuro del BuzziLab. Grazie a una mozione, presentata dalla consigliera Ilaria Bugetti (Pd) e approvata oggi dall’aula, ora la giunta toscana dovrà “attivarsi nei confronti del Ministero dell’Istruzione affinché venga trovata rapidamente la soluzione migliore finalizzata a far ripartire il laboratorio di analisi del Buzzi, quale fondamentale centro di eccellenza internazionale e motore del distretto tessile, mantenendo il presidio nella città pratese, valorizzando il nesso positivo tra percorso formativo e lavoro, nonché valutando anche l’ipotesi di un sostegno da parte di un ente terzo”.

«Abbiamo deciso – spiega Bugetti – di integrare una mozione sull’accesso alle agevolazioni per le imprese tessili a forte consumo di energia, presentata insieme al collega Nicola Ciolini, con la vicenda dell’Istituto Buzzi che oltre ad essere di scottante attualità ha bisogno di risposte urgenti e risolutive. Bisogna trovare al più presto la migliore forma giuridica che permetta di far ripartire il BuzziLab!». Nel presentare il nuovo testo della mozione in aula, infatti, la consigliera ha insistito sul carattere straordinario dell’esperienza pratese del Buzzi.

«Il BuzziLab è un’eccellenza toscana e nazionale – ha ricordato Bugetti – un esempio pressoché unico di vera integrazione tra sistema scolastico-formativo e mondo del lavoro. La chiusura del laboratorio conto terzi costituisce un colpo fortissimo e per questo credo che la Regione debba raccogliere il grido di allarme che giunge dall’istituto pratese, dalle categorie economiche e dalle aziende che da tanti anni utilizzano questa struttura che racchiude competenze ed esperienze preziose per l’intero sistema toscano della moda, al quale offre servizi di analisi tessile di grande rilevanza. Per queste ragioni credo che bisognerà da subito incalzare il ministero dell’Istruzione per individuare la forma giuridica più consona a far ripartire il BuzziLab, salvaguardando una realtà così importante per Il distretto pratese e la Toscana».

La mozione approvata, come detto, interviene anche sulle agevolazioni per le cosiddette aziende energivore e contiene anche un impegno per la giunta regionale “ad attivarsi presso il Governo, ed in particolare presso il Ministero dello Sviluppo Economico , affinché verifichi in sede europea la possibilità di modificare le Linee guida CE al fine di ricomprendere tra quelle ammesse alle agevolazioni in oggetto tutte le imprese attive nel finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività similari (codice ATECO 13.30) e non solo quelle inserite negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia redatti, per gli anni 2013 o 2014, dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA)”.

“La richiesta – ha spiegato Bugetti – è quella di ricomprendere tra le imprese ammesse alle agevolazioni tutte quelle attive nel finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e di attività similari, e non solo quelle inserite negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia redatti, per gli anni 2013 o 2014, dalla Cassa per i servizi energetici ambientali”. La consigliera regionale ha ricordato che “in Toscana nel solo distretto tessile pratese nel settore della moda, oltre alle 936 unità locali, operano 2mila 616 imprese di cui 507 attive nel finissaggio dei tessuti”.

Sostegno all’atto è stato espresso da Giacomo Giannarelli (M5S)  che ha ribadito l’importanza del Buzzi e di trovare una soluzione anche per questa “realtà di eccellenza ed elemento strategico per tutto il distretto”.
È stato accolto l’emendamento presentato da Irene Galletti (M5S). Si chiede per “tutelare la buona produzione del made in Italy” di “collegare le agevolazioni ad una gestione virtuosa al processo produttivo in relazione al risparmio energetico e all’utilizzo di fonte rinnovabili”.

Il deputato di Cambiamo Giorgio Silli ha inviato al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lorenzo Fioramonti un’interrogazione per sapere “quali provvedimenti urgenti intenda adottare per preservare una tale eccellenza didattica, riconosciuta nel settore del tessile di qualità, senza chiudere una realtà sana ed efficiente che, comunque, avrebbe effetti devastanti per il distretto produttivo pratese e danni difficilmente quantificabili sul breve e lungo periodo”. Il deputato pratese, nel suo quesito, elenca una lunga e dettagliata serie di motivazioni per cui la sospensione delle attività del laboratorio tessile didattico di analisi è fondamentale per l’economia e l’immagine stessa del distretto pratese.

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