13 Settembre 2019

Buzzi Lab, vicina la riapertura: tecnici al lavoro per costituire una fondazione


Potrebbe arrivare già nelle prossime ore la svolta per consentire la ripresa delle attività del Buzzi Lab. Ha dato esito positivo l’incontro tenutosi oggi a Firenze tra il sindaco Biffoni, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Mario Pellecchia, il dirigente scolastico del Buzzi Alessandro Marinelli e i rappresentanti di Regione, Provincia e categorie economiche. Da parte delle autorità scolastiche c’è stata un’apertura a revocare il provvedimento di sospensione in autotutela firmato dal preside del Buzzi lo scorso 2 settembre per presunte irregolarità amministrative. La retromarcia sarebbe innestata a fronte dell’avvio di un percorso teso ad assicurare, nel medio periodo, la costituzione di un nuovo soggetto giuridico a cui ricondurre la gestione del laboratorio.
L’ipotesi di lavoro, al quale i tecnici del provveditorato avrebbero dato credito, sarebbe proprio la creazione di una fondazione, la soluzione prospettata lo scorso giugno nel parere espresso dal team di professionisti guidati dalla commercialista Irene Sanesi. A lei si erano rivolti l’allora preside Serniotti e il professor Bartolini, responsabile del laboratorio, per uscire dall’empasse sullo status giuridico del laboratorio, facente capo in tutto e per tutto all’istituto Buzzi, senza una propria autonomia giuridica e in grado di fatturare 7 milioni di euro l’anno.
La costituenda Fondazione, ai sensi del nuovo regolamento degli istitui scolastici, potrebbe mantenere come soggetto di riferimento la scuola, ma consentirebbe di separare i bilanci. Con il nuovo soggetto giuridico il Buzzi Lab potrebbe continuare a lavorare prevalentenente conto terzi, mantenere la parte di servizi resi gratuitamente alle forze dell’ordine, ma dovrebbe anche recuperare la finalità didattica perduta nel corso degli ultimi anni quando gli studenti non erano autorizzati ad utilizzare i sofisticati macchinari al servizio di importanti case di moda.
“I tecnici – riferiscono dal Comune di Prato – stanno già lavorando per chiarire la corretta relazione tra la scuola e le attività del laboratorio, ipotizzando una costituzione societaria che possa, in tempi brevi, dare nuova prospettiva al BuzziLab, salvaguardandone la competenza e il valore dell’attività svolta”.
“Come primo cittadino mi sono subito messo a lavorare per trovare una prospettiva sicura al BuzziLab, nel rispetto delle norme e con un percorso chiaro, così da salvaguardare un patrimonio fondamentale per il nostro distretto – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Da parte di tutti, come ribadito anche dal dirigente scolastico Alessandro Marinelli, c’è l’interesse a trovare una soluzione rapida che permetta di non interrompere questa esperienza, consapevoli che una sospensione per un periodo troppo lungo rischia di mettere a repentaglio il futuro del laboratorio”.
Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro tra le parti tecniche per rendere operative le azioni necessarie alla realizzazione di un nuovo corso del BuzziLab e definire i corretti rapporti tra il laboratorio e la scuola.

“Mi fa piacere – commenta il parlamentare di Cambiamo Giorgio Silli – che tutte le istituzioni stiano lavorando all’unica cosa che veramente conta: che il laboratorio del Buzzi riapra velocemente. Poi strada facendo si sanerà la situazione. Spero vivamente che vada a finire così”.

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nardi gianluca
nardi gianluca
4 anni fa

Carissimi signori vorrei sottolineare che questa incredibile leggerezza del sig preside mette a repentaglio non solo il Buzzilab ma tutto quanta l’economia tessile pratese. Prima di certe decisioni sarebbe bene informarsi di cosa vuol dire l’ ITIS TULLIO BUZZI per la città intera. Guarda caso 130 anni di storia…e che storia..