7 Settembre 2019

L’omelia del Vescovo: “Camminerò in mezzo a voi” VIDEO


“Il vescovo è chiamato a camminare davanti, indicando il cammino, la via; camminare in mezzo per rafforzare il popolo di Dio nell’unità; camminare dietro perché nessuno si perda. Ed ho sentito il fascino ed insieme la forza e la potenza di questa affermazione che ho fatto e faccio mia: camminare in mezzo”. Così è cominciata l’omelia del vescovo Giovanni, incentrata sulla funzione di guida del pastore. “Voi vi aspettate molto da me, ma sono anche io che ho bisogno di voi, della vostra esperienza di fede, di carità, di vita. Delle vostre gioie, dei dolori e delle speranze, dei doni preziosi elargiti a tutti voi dallo Spirito Santo e che sono necessari per tracciare insieme l’itinerario che come chiesa dovremo percorrere. Mi metterò in ascolto di tutti, piccoli
compresi” ha proseguito il presule. Poi il riferimento a Prato: “All’orizzonte del nostro percorso c’è la nostra cittàche vogliamo amare e servire collaborando con tutti, a cominciare dalle istituzioni. Ci sentiamo impegnati a fare quello che è in nostro potere per quanti sono nel bisogno, soffrono la solitudine, la malattia, l’indigenza”. Non è mancato un accenno alla difesa dell’ambiente: “Vogliamo portare il nostro contributo nella difesa dell’ambiente. Veniamo avvertiti sempre più frequentemente di quanto sia depauperato questo meraviglioso pianeta che è la nostra casa, che ci è affidato”. Infine il riferimento al lavoro: “Ci stanno a cuore tutti i problemi del lavoro. Il benessere di tante famiglie, la possibilità di progettare il loro futuro delle giovani coppie,l’opportunità di superare l’indigenza dipendono in larga misura dalla possibilità di accedere ad un lavoro stabile e dignitoso.

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Marco Giraldi
Marco Giraldi
4 anni fa

La città pratese è in festa per l’arrivo del nuovo vescovo di Prato Monsignor Giovanni Nerbini che una volta ricevuta la noma da Papa Francesco lo scorso Mercoledì 15 Maggio ha detto subito il suo SI senza troppi tentennamenti. Sa cosa vuol dire essere pastore fra la gente e con i giovani visto che è stato maestro delle scuole elementari per ben sedici anni dal 1973 al 1989 ed aver speso il suo tempo da educatore presso l’Opera per la Gioventù “Giorgio La Pira” a Firenze arriva a maturare la sua vocazione sacerdotale ed ricevere l’ordinazione nel 1995 dal vescovo emerito di Fiesole Monsignor Luciano Giovannetti a soli 31 anni. Svolge il suo servizio da parroco nelle zone limitrofe di Firenze come Caldine, Pelago, Diaccetto ed infine a Rignano sull’Arno. Nel 2015 l’attuale vescovo di Fiesole Monsignor Mario Meini lo vuole come Vicario Generale fino ad arrivare ad essere consacrato vescovo Domenica 30 giugno nella Cattedrale di San Romolo ovvero nel Duomo di Fiesole insieme ai vescovi emeriti di Prato Monsignor Gastone Simoni e Franco Agostinelli e la Celebrazione Eucaristica presieduta dal cardinale di Firenze Giuseppe Betori. Sempre nel Duomo di Fiesole aveva celebrato la sua prima Messa da vescovo lo scorso Sabato 6 Luglio in cui affermò che il Vangelo di Cristo non è soltanto una cosa di ieri ma di oggi per proiettarsi verso il domani così che possiamo affrontare meglio i problemi della società che riguardano la carenza del lavoro, l’inquinamento ambientale, le malattie, le sofferenze con lo sguardo rivolto verso di lui perchè egli è buono dice il Salmo Biblico 134. Una volta arrivato da noi il presule ha fatto una breve sosta al Museo Pecci per poi giungere nel centro storico sostando per un momento di preghiera alla Basilica di Santa Maria delle Carceri dove ha avuto un breve momento di dialogo con i giovani presenti dell’Oratorio di Sant’Anna e del Gruppo Scout per poi giungere in Piazza del Duomo dove erano presenti le istituzioni politiche, civili e militari fra cui il Sindaco della città Matteo Biffoni con la sua giunta comunale e il Presidente della Provincia Francesco Puggelli con la sua giunta ed inoltre erano presenti i sindaci dei comuni della Vallata. All’esterno della Cattedrale di Santo Stefano ha ricevuto il pastorale datoli dal suo predecessore dando inizio al suo magistero con la celebrazione della Santa Messa parlando in maniera semplice e chiara di quello che sarà il nuovo cammino da percorrere insieme mettendosi in ascolto l’uno con l’altro senza chiudersi nell’egoismo che non porta niente di costruttivo ma collaborando tutti insieme sia con le associazioni di volontariato cattoliche e laiche ma anche con le istituzioni politiche ricordandoci di mettere al centro della nostra vita la Bibbia che contiene la Parola di Dio e del Vangelo. Cito il passo della Lettera di San Paolo apostolo ai Romani tratta dalla Seconda Lettura de Liturgia di ieri in cui diceva: “Fratelli noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno”. Tutto questo per dire che Dio ha per noi un progetto preciso, sta a noi scoprirlo mettendosi in ascolto e a servizio di quella che è la sua volontà. Non mi dilungo oltre se non che augurare al presule i miei migliori auguri per un buon magistero che vista la sua età si preannuncia piuttosto lungo fiduciosi di vedere i buoni frutti del seme che verrà piantato in terra buona e fertile e non in territorio arido e spinoso