16 Settembre 2019

Marco Maccioni è il nuovo comandante della municipale: “Più motociclisti e ascolto dei cittadini”


“Continuità e rassicurazione”. Sono queste le due parole chiave del nuovo comandante della polizia municipale di Prato, Marco Maccioni. Maccioni, che è stato vice comandante della polizia municipale di Firenze, arriva a Prato con l’istituto del comando, grazie alla disponibilità dello stesso comune fiorentino. In pratica una sorta di prestito, poiché prima di questo incarico era dirigente dell’amministrazione fiorentina, per avere l’immediata disponibilità del nuovo comandante dopo le dimissioni di Andrea Pasquinelli.
Maccioni ha già ben chiari i primi ambiti di intervento: “Dare corpo al progetto della Regione che vede impegnati 6 agenti come polizia di prossimità; aumentare il numero dei motociclisti, che attualmente sono solo 6; aprire un canale di ascolto e partecipazione con i cittadini”.
“Maccioni è una persona che ha tanta esperienza alle spalle. Non volevamo lasciare la polizia municipale troppo tempo senza un comandante in carica” ha detto il sindaco Matteo Biffoni.
Sul fronte dell’organico, nei prossimi mesi dovrebbero arrivare novità sostanziose. Entro fine mese dovrebbe essere pronto il bando per 24 nuovi agenti con contratto di formazione lavoro. Il Comune ha inoltre vinto un bando nazionale per 16 operatori di servizio civile che si occuperanno anche di contrasto ai reati ambientali, venendo affiancati ai nuclei speciali della municipale.
Elementi importanti che potranno aumentare la presenza sul territorio. Non poteva mancare un riferimento all’ex comandante, dimessosi a seguito della nomina ad assessore dell’ex ispettore della municipale Flora Leoni: “Sono stati mesi difficili, ho vissuto le dimissioni del comandante Pasquinelli come un abbandono – ha detto l’assessore Leoni – era necessario voltare pagina e garantire la continuità, per questo abbiamo fatto una scelta che potesse darci un comandante immediatamente disponibile”.
“Ho stima di Pasquinelli, ma non capisco i motivi che l’hanno spinto a questa scelta – ha ribadito Biffoni – mi sembrano motivazioni fragili. Siamo tutti importanti ma nessuno è indispensabile, abbiamo un nuovo comandante e andiamo avanti così”.

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