Passata al setaccio la vendita al dettaglio di prodotti ittici in due pescherie di Prato dagli ispettori del Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima – Guardia Costiera di Livorno, in sinergia con i funzionari del dipartimento della prevenzione – Unità Sicurezza alimentare dell’Asl. Insieme hanno contestato, nell’ultima settimana, sei illeciti sottoponendo a sequestro oltre 140 chilogrammi di prodotti ittici. L’importo complessivo delle sanzioni amministrative è di 11.000 euro.
Tra le violazioni più gravi c’è la mancata applicazione del piano di autocontrollo aziendale, per gli aspetti di salvaguardia della salute pubblica e l’assenza di idonea documentazione di tracciabilità necessaria a garantire i requisiti generali di sicurezza alimentare e a dimostrare, a tutela della risorsa ittica, la legalità delle relative attività di pesca. Gli ispettori, visionati alcuni molluschi, esposti nei banchi delle pescherie e privi delle informazioni obbligatorie ai consumatori, hanno ispezionato le celle di stoccaggio della merce dove sono stati trovati diversi prodotti ittici di dubbia provenienza.
La merce è risultata non idonea al consumo umano ed è stata sottoposta a blocco sanitario ufficiale per la successiva distruzione. In un caso è stata accertata l’introduzione in Italia crostacei provenienti dall’estero senza che il titolare della pescheria abbia provveduto alla comunicazione all’Ufficio veterinario. I responsabili di tali condotte illegali, che costituiscono attentato alla salute pubblica, con conseguente pericolo per la sicurezza dei consumatori ignari dell’acquisto o del consumo di un prodotto non controllato igienicamente, sono stati sanzionati e il prodotto ittico sequestrato sarà distrutto.