3 Settembre 2019

Plastic-free, Montemurlo ha fatto una scelta lungimirante: la polpa di cellulosa può essere compostata


Si è rivelata lungimirante la politica adottata dal Comune di Montemurlo sul tema “plastic free”. A inizio agosto scorso con una delibera di giunta è stata messo al bando la plastica monouso negli eventi pubblici organizzati o patrocinati dal Comune, nelle riunioni della giunta comunale e del consiglio comunale.
L’amministrazione ha indicato che la plastica monouso non biodegradabile dovrà essere sostituita con materiali prodotti con polpa di cellulosa, attualmente l’unico materiale compostabile che garantisce la qualità della frazione organica.

A confermarlo una nota di Alia di pochi giorni fa inviata a tutti i sindaci, dove si specifica che il conferimento delle bio plastiche – in attesa dello sviluppo di una filiera dedicata – “deve essere effettuato nella frazione dei rifiuti residui non differenziabili. Gli attuali impianti di compostaggio sono infatti esclusivamente nati per i residui organici (scarti alimentari), gli sfalci di verde e le potature provenienti dalla raccolta differenziata”. Alia chiarisce poi che in questa fase di transizione (l’Unione europea bandirà definitivamente l’usa e getta nel 2021) “nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi che prevedono la somministrazione di cibi e bevande, se l’utilizzo di prodotti monouso è irrinunciabile, è possibile orientarsi verso prodotti in fibre naturali quali pasta di legno, di mais, di riso o cellulosica, effettivamente compostabili”.

«Ci fa piacere che la scelta del Comune di Montemurlo di utilizzare prodotti monouso esclusivamente in polpa di cellulosa sia stata confermata da Alia – spiegano il sindaco Simone Calamai e l’assessore all’ambiente Alberto Vignoli – Questo tipo di stoviglie (piatti, bicchieri, posate) è effettivamente compostabile nella frazione organica e può essere conferito e smaltito correttamente già da oggi nell’umido. Una scelta corretta quella attuata dal Comune di Montemurlo che contribuisce sensibilmente ad aiutare l’ambiente. Basti pensare a quanti rifiuti monouso vengono prodotti durante le manifestazioni eno-gastronomiche sul territorio, che da oggi saranno smaltiti in maniera naturale e trasformati in concime».

Il sindaco Calamai e l’assessore Vignoli però sollecitano con forza Alia affinché gli impianti di smaltimento siano adeguati nel più breve tempo possibile al trattamento delle altre bioplastiche, consentendo così il loro smaltimento nella frazione organica anziché finire nell’indifferenziato: «Esistono in vendita diversi prodotti realizzati con bioplastiche sui quali è indicato chiaramente che possono essere smaltiti nella frazione organica. In realtà, però, secondo la nota diffusa da Alia, non è così, perché questi materiali non possono essere inseriti nell’umido, ma devono andare nell’indifferenziato. Non è accettabile che un consumatore, che decide di fare una scelta eco-sostenibile, veda di fatto vanificati tutti i suoi sforzi. Chiediamo quindi ad Alia un particolare impegno nell’adeguamento degli attuali impianti, affinché siano pronti nel minor tempo possibile a ricevere anche altri tipi di bio-plastiche. Tutto ciò è fondamentale per consentire una maggiore diffusione e diverse alternative sul mercato di questo tipo di prodotti eco-compatibili e si consenta effettivamente al consumatore di attuare scelte amiche dell’ambiente».

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