21 Ottobre 2019

Astensione degli avvocati penalisti contro la riforma della prescrizione: “I cittadini resteranno in balia della giustizia per un tempo indefinito”


Gli avvocati penalisti si astengono per una settimana dalle udienze per protestare contro l’imminente entrata in vigore della riforma, voluta dal primo governo Conte, che dal 1 gennaio 2020 abrogherà di fatto la prescrizione del reato dopo la pronuncia della sentenza di primo grado. Il provvedimento – denunciano i penalisti – determinerebbe un “disastroso allungamento dei tempi dei processi, giacché verrebbe a mancare la sola ragione che oggi ne sollecita la celebrazione”.
Il risultato, per una macchina giudiziaria alle prese con un gigantesco carico di processi pendenti, sarebbe deleterio per tutti i cittadini, i quali – scrive l’Unione delle Camere Penali “resteranno in balia della giustizia penale per un tempo indefinito, cioè fino a quando lo Stato non sarà in grado di celebrare definitivamente il processo che lo riguarda”.
I penalisti sottolineano inoltre come i tempi della prescrizione vigenti – estesi per alcune tipologie di reato nel 2017 dalla riforma Orlando – siano già molto lunghi: ad esempio 35 anni per una rapina aggravata; 15 anni per estorsione; 12 anni e 6 mesi per furto in abitazione; 25 anni per spaccio di droga.

Sotto, il servizio con l’intervista al presidente dell’Unione Camere Penali di Prato, l’avvocato Gabriele Terranova.

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