Centoventi bambini in affidamento familiare lo scorso anno, ma crescono le necessità: ottobre è il mese dell’affido


Aiutare famiglie disagiate a recuperare il rapporto genitoriale con i loro figli, attraverso un supporto temporaneo che vede protagoniste altre famiglie affidatarie, le quali accolgono i minori per un periodo di due anni, rinnovabili, con un impegno part time, ad esempio alcuni pomeriggi a settimana, o in via residenziale, giorno e notte. È la finalità dell’affido familiare, un istituto che vede coinvolti psicologi, assistenti sociali e Tribunale e che a Prato dà risposta ad oltre 120 bambini: tanti sono stati i minori che lo scorso anno sono stati affidati a famiglie pratesi, la maggior parte dei quali con un impegno part-time. Per altri 56 bambini c’è stata quest’anno l’esigenza di far partire il progetto: 28 di loro hanno già trovato una famiglia affidataria, mentre gli altri sono tuttora in attesa.

Proprio per far conoscere questa possibilità ed estendere la rete dell’accoglienza (la risposta alternativa sono le comunità, che a Prato offrono “asilo” a 51 minori) la Società della Salute, assieme ai comuni pratesi e ai rispettivi assistenti sociali, organizzano anche quest’anno, ad ottobre, il mese dell’affido familiare, un ricco calendario di iniziative sociali, sportive, ricreative e culturali. Per prendere in affidamento un bambino (possono farlo anche coppie senza figli o single), il primo passo è un colloquio conoscitivo; seguono dei veri e propri corsi, anche in orario serale, per rendere pienamente consapevole dell’impegno i candidati. L’ultimo passo, in caso positivo, è l’abbinamento della famiglia affidataria con il bambino; chi non si sente di proseguire con l’affido, può comunque essere di aiuto alla famiglia di origine di un bambino, rendendosi disponibile a supportarla in altri modi. Prato è una realtà avanzata per questo tipo di esperienza, ma vista la crisi e la connotazione multiculturale della nostra città, sono sempre di più i bambini che vivono situazioni di disagio familiare, per i quali si rende necessario l’affido temporaneo; un percorso di sostegno e aiuto che consente al piccolo di trascorrere del tempo all’interno di un ambiente sicuro, e alla famiglia d’origine di affrontare e risolvere i suoi problemi in vista del rientro definitivo del figlio.

 

Il calendario degli eventi del mese dell’affido
“Il mese dell’affido” darà spazio per tutto il mese di ottobre ad una serie di eventi ad ingresso libero e distribuiti su tutto il territorio provinciale comprendenti rassegne cinematografiche, mostre, performance ed iniziative ludico-sportive, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini su questa tematica e ad avvicinare il pubblico alla conoscenza dell’affido. “Una serie di iniziative che vedono le famiglie affidatarie coinvolte in prima linea – ha dichiarato il presidente del Consiglio Gabriele Alberti -. Per noi ottobre diventa un mese importante per far conoscere e promuovere quello che è il servizio dell’affidamento familiare e per dare ai bambini la possibilità di sviluppare le proprie risorse in un ambiente sicuro”.
Ad inaugurare il programma degli eventi di ottobre sarà la mostra fotografica “Mi fido e mi affido”, che si svolgerà sabato 5 alle 17 alla biblioteca Lazzerini. La mostra raccoglie le immagini del concorso omonimo organizzato nell’ambito del progetto sull’affidamento familiare del Centro Affidi del Comune di Prato, con il patrocinio della Società della salute e dell’USL zona pratese. Per l’occasione sarà presente il coro di voci bianche Euphonios, diretto dal maestro Andrea Bochicchio. La rassegna si concluderà il 25 ottobre.
“Tutto il territorio pratese da moltissimi anni investe sull’affido familiare – ha affermato Lorena Paganelli, direttrice della Società della Salute – e sull’idea che le famiglie possano accogliere temporaneamente altri bambini. Prato è una città dove gli affidamenti sono numericamente alti, infatti nell’arco del 2018 abbiamo registrato un numero di 120 bambini in affido nelle famiglie. Questo è un dato molto importante perchè evidenzia che abbiamo un territorio dove il sentimento dell’accoglienza, della disponibilità e della solidarietà è molto presente”.
Il simbolo dell’iniziativa sarà un fiocco composto da due nastri, uno verde ed uno arancione: il verde rappresenta la speranza e l’arancione la fiducia, due colori uniti assieme così come le famiglie – quella affidataria e quella affidante – che lavorano insieme per il bene del minore, unite dalla spilla da balia che rappresenta i servizi sociali, che coordinano e supportano questa collaborazione.
Tutte le iniziative sono gratuite ad eccezione delle cene organizzate dall’associazione Gefyra (per informazioni 338 1635001 o 348 3822385).
Per ulteriori informazioni sull’affidamento familiare – possibilità che, a differenza dell’adozione, è aperta anche ai single, senza limiti d’età – è possibile partecipare direttamente agli incontri in programma, oppure rivolgersi al Servizio affidi di via Roma, 101, telefonando allo 0574 1836412, visitando il sito www.comune.prato.it/sanità o scrivendo a servizioaffidi@comune.prato.it ; l’ufficio è aperto il lunedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, il mercoledì dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17.

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Michela
Michela
4 anni fa

E ora di finirla di portare via i figli i genitori vanno aiutati insieme con i figli a me me gli anno portati via ma non cera una cosa grave ma io come mamma conpatto per riprenderli