26 Ottobre 2019

È morto don Orfeo Pastorelli, per 22 anni parroco a Tobbiana. Era il più anziano della diocesi di Prato


È morto don Orfeo Pastorelli, il sacerdote più anziano della diocesi di Prato. Aveva 95 anni ed era nato a Gubbio, dove è stato ordinato nel 1947. Da alcuni anni il sacerdote viveva nella rsa gestita dalle suore di Iolo in via Saffi ed è deceduto questa mattina per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, peggiorate negli ultimi tempi.

Prima di arrivare a Prato don Pastorelli ha servito per venti anni la diocesi di Gubbio, impegnandosi soprattutto nell’insegnamento. Dopo un periodo in montagna, a San Benedetto Vecchio, dove ha preparato decine di ragazzi, ha continuato la sua attività in seminario. Il suo Vescovo gli affidò poi l’Azione Cattolica e fu allora che conobbe mons. Pietro Fiordelli, allora vescovo di Prato, che lo invitò a trasferirsi a Prato, una città all’epoca in grande espansione e bisognosa di nuovi preti. Inizialmente prestò servizio nella parrocchia del Sacro Cuore, ma fu presto destinato a Tobbiana, dove rimase per ventidue anni, impegnandosi, tra l’altro, nella costruzione della nuova chiesa, nella trasformazione del vecchio cinema nell’istituto Nicastro e nella realizzazione dei campi sportivi.

Nel 1989 diventa collaboratore a Santa Maria delle Carceri, al fianco di mons. Carlo Stancari, dove si mette a disposizione per la catechesi dei cresimandi, le attività del gruppo anziani e l’istituzione delle pratiche matrimoniali. Ma la sua principale occupazione, grazie alla quale ha conosciuto moltissimi pratesi, è stata quella della confessione.
Con il passare del tempo e l’età avanzata don Orfeo ha vissuto prima alla casa del clero in via San Vincenzo e poi, negli ultimi anni, nella casa di riposo delle suore di Iolo.

La salma di don Pastorelli è esposta dalle ore 16 di oggi sabato 26 ottobre, presso le cappelle del commiato della Misericordia in via Convenevole. Il funerale, presieduto dal vescovo Giovanni Nerbini e concelebrato dal clero diocesano, sarà celebrato lunedì 28 ottobre alle ore 15,30 in cattedrale.

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