17 Ottobre 2019

Il ministero di Giustizia: “Nessuna rissa nel carcere di Prato”


Non c’è stata “nessuna rissa” e nemmeno un “agguato” al personale della polizia penitenziaria il 9 ottobre scorso nel carcere di Prato, “come comunicato dalla Direzione” dello stesso penitenziario. Lo precisa il ministero della Giustizia, definendo “palesemente infondate” le notizie circolate. Si è trattato in realtà di “atti di turbativa provocati da due detenuti nordafricani, in evidente stato di alterazione per l’assunzione di bevande alcoliche prodotte di nascosto nelle stanze di pernottamento”.

I due la sera del 9 ottobre, spiega il ministero, “si sono rifiutati di rientrare in cella al termine del tempo della ‘socialità’ e, mentre il primo dopo essersi tolto i vestiti, si procurava lievi lesioni con una lametta, che usava anche per minacciare il personale di Polizia Penitenziaria, il secondo arrecava danni alle finestre nel corridoio, allo sportello del quadro elettrico e quindi lanciava un fornello a gas contro un sovrintendente che, per parare il colpo, riportava un trauma contusivo, con prognosi di 7 giorni. Un secondo agente, spintonato, cadeva a terra, riportando varie contusioni (ginocchio e zigomo), giudicate guaribili in 8 giorni”.

“La direzione dell’istituto sottolinea anche l’aiuto portato da alcuni detenuti al personale di Polizia penitenziaria nel tentativo di contenere i due rissosi” aggiunge il ministero, spiegando che “la situazione è stata riportata alla normalità in breve tempo e i detenuti responsabili sono stati collocati in isolamento”.

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