1 Ottobre 2019

Polizia provinciale, in 8 mesi contestati 57 reati nonostante l’organico ai minimi termini


57 reati contestati, 121 sanzioni amministrative elevate, 158 interventi a seguito di richieste e segnalazioni di cittadini e 86 veicoli in stato di abbandono in aree private, che sono stati rimossi o demoliti. Sono alcuni numeri dell’attività della polizia provinciale dei primi otto mesi di quest’anno. Nonostante l’esiguo numero di agenti in servizio, soltanto nove, la polizia provinciale è intervenuta in molteplici settori, sia quelli rimasti in capo all’ente dopo la riforma delle Province, sia in altri ambiti su delega e finanziamento della Regione, tramite apposita convenzione. Dei 57 reati contestati, 23 sono in materia ambientale, 15 riguardano violazioni al codice penale, 10 per attività di bracconaggio; ci sono inoltre sei casi di maltrattamento di animali e 3 reati in materia edilizia.
Delle 121 multe elevate, 66 riguardano infrazioni al codice della strada, 43 per rifiuti (attività svolta grazie anche ad un’apposita convenzione con Alia), 4 sanzioni sono relative alla caccia, 2 alla raccolta funghi,2 alla tutela degli animali; 2 multe hanno riguardato violazioni delle norme comunali, una in materia di pesca e una, infine, è stata inflitta per violazioni alle norme delle aree protette.
Per quanto riguarda l’attività venatoria, prima della prevista apertura generale del 15 settembre il comando, come ogni anno, ha effettuato tre apposite riunioni pubbliche (una in vallata e due in pianura), per informare i cacciatori delle novità normative, oltre al costante coordinamento di tutta la vigilanza volontaria ittico-venatoria, composta da sessantuno Guardie.
“Sono giorni questi – commenta il presidente della Provincia Francesco Puggelli – in cui i riflettori sono giustamente puntati sulle tematiche ambientali. Ecco, lontani dai riflettori, ci sono persone che dietro le quinte lavorano in modo assiduo, responsabile e costante per tutelare la nostra incolumità da chi vorrebbe commettere illeciti. E non si tratta solo di reati in materia ambientale, perché il campo d’azione del corpo di polizia provinciale è davvero molto ampio. Se poi pensiamo che questi numeri sono il frutto dell’attività di soli nove agenti, compreso comandante e vicecomandante, possiamo facilmente capire quanto il loro lavoro sia prezioso e indispensabile per tutto il territorio della provincia di Prato. Non solo, i numeri dicono che i cittadini stessi ormai riconoscono i nostri agenti come un interlocutore e un punto di riferimento per segnalare, prevenire e reprimere attività illecite”.

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