14 Ottobre 2019

Classifica dei reati per il Sole 24 ore: Prato settima per denunce ogni 100mila abitanti


La nostra provincia è settima in Italia per delitti denunciati ogni 100mila abitanti nel 2018. A rivelarlo è la consueta classifica del Sole 24 ore.
Per la precisione le denunce sono state 13.340.
Prato è preceduta da grandi città quali Milano, Firenze, Bologna, Torino e Roma. Nonostante un piazzamento poco onorevole che la posiziona nella top ten, la nostra provincia ha fatto comunque registrare un calo delle denunce del 2,6% rispetto al 2017, quando si era piazzata sesta.
Una classifica che – come sempre – va letta con vari distinguo e nella quale si trovano aspetti positivi ed altri negativi. Cominciando dalle buone notizie, siamo tra le ultime province in Italia per omicidi consumati. Altro aspetto positivo è quello legato al riciclaggio e all’impiego di denaro sporco, dove siamo al centesimo posto, con un calo del 99% di questi specifici reati.
Furti con strappo e reati legati agli stupefacenti sono invece le note dolenti. Prato si piazza al decimo posto nella classifica relativa alle denunce per furti con strappo, anche se le denunce per questo reato hanno fatto registrare un calo del 19%. Chiusura con il dato più negativo della classifica, ovvero quello legato agli stupefacenti. Lo spaccio resta un problema reale, dato che Prato è quarta in Italia con 109 denunce ogni 100mila abitanti e una crescita del 22,7%.  Altri dati negativi sono quelli relativi ai furti in abitazione (dove siamo ventesimi con 1127 denunce) e le rapine (134 denunce che ci piazzano 14esimi).
“Il leggero miglioramento dell’infausta classifica nazionale dei reati denunciati a Prato rispetto all’anno precedente non è certamente riferibile alla numerosità – ancora irrisoria – degli addetti amministrativi del Tribunale.” Secondo la FP CGIL di Prato la fotografia del Sole 24 Ore secondo cui a Prato sono stati denunciati 13340 reati nel 2018 – in decrescita rispetto all’anno precedente – deve essere messa in relazione – per comprendere il fenomeno – con la consistenza della pianta organica effettiva del Tribunale che conta 44 unità di personale tra funzionari, cancellieri, assistenti giudiziari, operatori e ausiliari. “Se al Tribunale di Prato ci si occupasse soltanto di processo penale si potrebbe far conto su 3 operatori ogni 1000 reati denunciati e portati a giudizio contro i 4 e mezzo di Livorno, i 5 di Lucca Pistoia e Siena, i 5 e mezzo di Grosseto e Arezzo.” Per il Segretario della FP CGIL Sandro Malucchi il sistema giustizia manifesta punti di criticità generali ma che a Prato – medesima condizione vissuta tra le mura della Dogaia – si evidenziano con maggiore puntualità. “La migliore delle riforme della giustizia sarebbe quella di assumere il personale nella misura necessaria per celebrare rapidamente i processi continuando così a garantire giustizia e certezza della pena. A Prato più che in ogni parte del distretto toscano.” “I dati del Sole 24 Ore sui reati confermano, ancora una volta, la grave situazione in cui versa la nostra città nonché le pessime e fallimentari politiche sulla sicurezza adottate dall’amministrazione di sinistra di Prato – afferma il coordinatore provinciale della Lega Andrea Recaldin.
“Siamo settimi in tutta Italia – sottolinea Recaldin – e i reati legati a scippi e stupefacenti rappresentano un vero e proprio allarme sociale. Una situazione che evidentemente la sinistra non ha mai ritenuto dover affrontare in maniera risoluta, concreta ed efficace mettendo in campo tutte le risorse a disposizione delle istituzioni per garantire alla collettività pratese vivibilità, tranquillità e decoro”.

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